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Boris Becker, guai giudiziari per l’ex tennista: rischia il carcere per bancarotta fraudolenta

Il campione era fisicamente presente nell’aula della Southwark Court, in compagnia della fidanzata Lilian de Carvalho Monteiro. Finita la prima udienza ha twittato: “Innocente fino a prova contraria! Nego le accuse contro di me e mi difenderò con tutti i mezzi legali!"

di F. Q.

Guai giudiziari per Boris Becker. Il 54enne ex campione di tennis è finito sul banco degli accusati nel processo a suo carico iniziato a Londra. Becker rischia il carcere per bancarotta fraudolenta. Il plurivincitore dei tornei del Grande Slam, ha ufficialmente dichiarato fallimento nel 2017, ma è accusato di aver nascosto al fisco alcune sue proprietà, oltre a due milioni di euro e la mancata trasparenza in tema di divulgazione di informazioni bancarie. La pena massima che rischia l’ex tennista tedesco è di sette anni. Secondo i giornali inglesi Becker era fisicamente presente nell’aula della Southwark Court, in compagnia della fidanzata Lilian de Carvalho Monteiro. Finita la prima udienza ha twittato: “Innocente fino a prova contraria! Nego le accuse contro di me e mi difenderò con tutti i mezzi legali! Credo nel sistema legale del Regno Unito e nei suoi agenti! La mia squadra dimostrerà la mia innocenza a tempo debito!!!”. Nel 2002 Becker era stato condannato a due anni di reclusione (con sospensione della pena) più una multa di 500mila euro per evasione fiscale. Niente carcere, comunque per l’ex campione, che negli ultimi anni è diventato opinionista per la tv tedesca. Di recente, poco prima della pandemia Covid, nel luglio 2019, Becker aveva messo all’asta più di 70 cimeli personali ricavando oltre 750mila euro per saldare i debiti stimati, al momento del fallimento, a 55 milioni circa di euro. La sentenza è prevista tra tre settimane.

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