Il decreto in gazzetta ufficiale. Tra gli interventi previsti c'è anche la tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche: Patuanelli l'ha definito un "extra prelievo", che consentirà di varare un pacchetto di misure da 4,5 miliardi di euro. È stato inserito anche l’aumento del tetto Isee del bonus bollette, previsto da oggi al 31 dicembre per le famiglie che hanno un indicatore fino a 12.000 euro
Sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale i decreti con cui il governo ha previsto una riduzione dei prezzi di vendita dei carburanti, attraverso il taglio delle accise: sono “misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” si legge sulla Gazzetta, ed entrano in vigore a partire da oggi.
Carburanti – I prezzi dei carburanti rimangono alti, ma grazie ad un taglio delle accise su benzina e gasolio si otterrà come effetto la riduzione del prezzo di 25 centesimi al litro: la misura sarà valida per circa 40 giorni. Il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli (M5s) ha spiegato che “si tratta di un primo step”, nell’attesa di riuscire a virare “misure più strutturali” che possano calmierare definitivamente i costi delle materie energetiche. “I prezzi” ha continuato Patuanelli “sono oggetto di una dinamica speculativa dato che non c’è carenza di prodotto”.
Tassa sugli extraprofitti – Tra gli interventi previsti nel dl Ucraina c’è anche la tassazione del 10% degli extraprofitti delle società energetiche, al fine ancora di contenere i prezzi: Patuanelli l’ha definito un “extra prelievo”, che consentirà di varare un pacchetto di misure da 4,5 miliardi di euro. Tra le società energetiche interessate figura Eni, che si è affrettata a specificare che al momento è presto per definire importi precisi, ma stima che la tassazione possa portare qualche centinaio di milioni di euro.
La riduzione delle accise e dunque del prezzo dei carburanti avrà la durata temporanea di un mese, ma nel decreto si prevede che le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate, fino al prossimo 31 dicembre, senza la necessità di ricorrere ad un nuovo decreto legge: si potrà fare con un semplice provvedimento ministeriale.
Bollette – Nel “dl Ucraina” è stato inserito anche l’aumento del tetto Isee del bonus bollette, previsto d’ora in poi per i nuclei familiari che hanno un indicatore fino a 12.000 euro: un aiuto per le famiglie che si applicherà dal 1 aprile e varrà fino al 31 dicembre. Inoltre, come già prevedeva la bozza del decreto legge, il governo ha confermato che la rateizzazione delle bollette sarà permessa fino a due anni: “Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall’aumento dei prezzi delle forniture energetiche le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale” si legge “possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia la rateizzazione degli importi dovuti per i consumi energetici, relativi ai mesi di maggio e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro”.
Sono state inoltre introdotte alcune norme specifiche che riguardano i depositi di stoccaggio dei prodotti e servono ad evitare manovre speculative: i controlli saranno affidati al Garante dei Prezzi e alla Guardia di Finanza.
Il “decreto Ucraina” prevede, infine, una norma che interessa i lavoratori che usano mezzi propri per raggiungere il luogo di lavoro: sono previsti infatti i buoni benzina, fino a 200 euro, che i datori di lavoro forniranno ai propri dipendenti e non saranno tassati, perché non concorreranno al reddito.
Dalla Confindustria del nord è stata espressa profonda “insoddisfazione e preoccupazione” per le misure previste dal decreto legge, considerate inefficaci di fronte ad un “sistema industriale italiano è a rischio paralisi”. I presidenti dell’associazione degli industriali di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte hanno dichiarato che i provvedimenti non hanno “la necessaria determinazione” per affrontare il momento eccezionale che stiamo vivendo e chiedono al governo di intervenire in modo più incisivo per compensare l’aumento dei costi dell’energia: per i rappresentanti degli industriali del nord, “l’Italia e la sua industria stanno pagando il prezzo più alto d’Europa”.
Insieme a Confindustria nord, anche Forza Italia, Fratelli d’Italia, e Cisl chiedono al governo di valutare il ricorso ad uno scostamento di bilancio, ma su questa proposta Patuanelli e il governo rispondono che “vanno fatti ragionamenti a livello europeo sul prezzo del gas, di rimando anche il costo del carburante. Anche per questo non si faranno in Italia scostamenti perché dobbiamo capire l’approccio comune a livello europeo”.