Su una sezione ad hoc della app di cui è partner Banca Profilo saranno disponibili Bitcoin, Ethereum, Ripple, Zcash, Litecoin e Bitcoin Cash. "Per creare un ambiente più sicuro si è deciso di limitare il campo alle sei cripto più note e i movimenti saranno consentiti solo all'interno della piattaforma. Copertura assicurativa per eventuali furti"
Dal 5 aprile anche Tinaba, la app per i pagamenti e il trasferimento di denaro di cui è partner di Banca Profilo, entra nel business delle criptovalute, che attirano sempre di più l’interesse anche dei piccoli risparmiatori. La fintech del fondo Sator di Matteo Arpe offrirà una nuova sezione in cui i clienti potranno acquistare e vendere direttamente Bitcoin, Ethereum, Ripple, Zcash, Litecoin e Bitcoin Cash. CheckSig, società italiana di servizi di custodia per la moneta digitale, eseguirà la compravendita – importo minimo di 25 euro, con commissioni da 0,49 a 1,49 euro a seconda della cifra investita – e custodirà le cripto.
Il lancio del servizio arriva a pochi giorni dalla raccomandazione di Autorità bancaria europea, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati e Autorità europea delle assicurazioni (Eiopa) sui rischi di questo tipo di investimento, visto che il valore di tutte le valute virtuali è estremamente volatile e si tratta di strumenti non regolati. “Di questo gli utenti saranno informati, in un’ottica di trasparenza. Abbiamo in corso un progetto di educazione finanziaria ad hoc su rischi e opportunità. Oltre al fatto che sul nostro blog sono già disponibili articoli, video e guide informative per non addetti ai lavori”, spiega Andrea Cilio, responsabile marketing e Business Development di Tinaba. “CheckSig inoltre fornisce coperture assicurative sia personali sia nei confronti di Tinaba per l’eventuale furto delle criptovalute”. Per creare un ambiente più sicuro, aggiunge il manager, si è deciso di limitare il campo alle sei criptovalute più note – a fronte delle centinaia attualmente disponibili – e i movimenti saranno consentiti solo all’interno della piattaforma: non sarà quindi possibile trasferire sul borsellino virtuale bitcoin e altre criptovalute acquisite altrove.
“Tinaba nasce come fintech come connessa al sistema bancario, con molte applicazioni tra cui il denaro collaborativo e il charity crowdfunding“, ricorda Arpe. “Siamo arrivati anche alle cripto dopo aver sviluppato il nostro robo advisor, che “democratizza” l’accesso al risparmio gestito consentendo di aver accesso a un servizio di consulenza finanziaria anche con un capitale di partenza di soli 2mila euro”.