Nel giorno in cui Vladimir Putin dispone che entro il più breve tempo possibile il gas russo venga pagato in rubli e non in altre valute la Commissione Ue suggerisce agli Stati membri l’opportunità di creare insieme una task force per gli acquisti comuni di gas sul mercato internazionale prendendo esempio da quella che ha agito per l’acquisto dei vaccini anti-Covid. La proposta è contenuta nella comunicazione che accompagna il regolamento adottato da Bruxelles per garantire sicurezza degli approvvigionamenti per il prossimo inverno e raccoglie richieste in tal senso avanzate in passato soprattutto da Italia e Spagna. Nel documento Bruxelles esamina anche i potenziali impatti di proposte come il tetto al prezzo del gas e soluzioni per limitare l’effetto di traino del prezzo del gas all’ingrosso sulle bollette dell’elettricità di consumatori e imprese. La Commissione propone anche il riempimento dei depositi di gas almeno all’80% per il prossimo inverno e dall’anno successivo al 90% entro il 1 novembre. Il regolamento contempla una nuova certificazione obbligatoria di tutti i gestori del sistema di stoccaggio per evitare ‘influenze esterne” sull’infrastruttura di stoccaggio critica. Il che significa che gli operatori non certificati dovranno rinunciare alla proprietà o al controllo degli impianti di stoccaggio del gas dell’Ue.

Contro “prezzi elevati e volatili del gas”, noi “proponiamo degli appalti comuni e delle regole più rigide per lo stoccaggio, perché invece di fare concorrenza l’uno con l’altro portando i prezzi verso l’alto, dobbiamo usare il nostro peso e cominciare ad acquistare gas insieme. Come europei, non come 27 paesi membri diversi. Inoltre dovremmo utilizzare le nostre possibilità di stoccaggio in alcuni paesi membri per garantire le forniture ovunque nell’Unione” ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, illustrando le proposte al parlamento Ue. “Abbiamo bisogno di politiche sul gas più coordinate per l’acquisto, per il deposito, per l’immagazzinamento, per rispondere alle esigenze del mercato. Quindi siamo pronti per creare una task force per l’acquisto comune del gas per ottenere i migliori prezzi. Visto che abbiamo un potere d’acquisto a livello europeo, noi dell’Unione noi dovremmo essere il cliente migliore nel mondo”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea, Maros Sefcovic intervenendo al Parlamento europeo. Le proposte della Commissione arrivano alla vigilia del Consiglio Ue in programma domani e venerdì. “Il prezzo dell’energia non è uguale in tutto il mondo, oggi costa dieci volte più in Italia che negli Stati Uniti e anche all’interno dell’Europa non è uguale in ogni paese. Ed è questa la discussione che ci sarà soprattutto domani, la battaglia che ci sarà soprattutto domani per stabilire il prezzo massimo dell’energia. Perché se il costo dell’energia è diverso in ogni paese, la competitività è diversa in ogni Paese”, ha detto oggi il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

La Commissione intanto ha dato via libera al nuovo quadro temporaneo di crisi sugli aiuti di Stato per sostenere le imprese europee e i settori più colpiti dal caro energia esacerbato dalla guerra in Ucraina. “Dobbiamo mitigare l’impatto economico di questa guerra e sostenere aziende e settori gravemente colpiti. E dobbiamo agire in modo coordinato. La Commissione consentirà agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per far fronte a questa situazione senza precedenti, proteggendo nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico”, ha evidenziato la vicepresidente Ue, Margrethe Vestager. Nel dettaglio, il quadro di crisi prevede tre tipi di aiuti. I Paesi membri potranno istituire regimi per concedere fino a 35mila per le imprese colpite dalla crisi attive nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura, e fino a 400mila euro per le imprese colpite dalla crisi attive in tutti i altri settori. Il quadro temporaneo di crisi sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022. La Commissione si riserva di valutare prima della scadenza se una proroga si renderà necessaria.

Tra le misure adottate dalla Commissione per far fronte all’aumento dei prezzi di energia, mangimi e fertilizzanti ci sono anche quattro milioni di ettari in coltivazione e 500 milioni di euro in aiuti per gli agricoltori europei. Il pacchetto finanziario comprende anche 330 milioni in aiuti per semi e altri input agricoli per i produttori di Kiev. “Abbiamo bisogno quest’anno di una produzione maggiore in Europa” di prodotti agricoli a causa “del crollo o della riduzione della produzione in Ucraina”. “Abbiamo un numero maggiore di consumatori: con l’arrivo dei rifugiati avremo bisogno anche di dare cibo a loro”. “E poi mancheranno anche mangimi per gli animali. La questione vera è cosa fare ora e la reazione deve essere quella di produrre più cibo in Europa” ha detto Janusz Wojciechowski Commissario Ue all’Agricoltura nel punto stampa sulle misure adottate oggi dalla Commissione in particolare sull’agricoltura. “Oggi Putin sta bloccando centinaia di navi piene di grano nel Mar Nero. Chiedo a Putin di lasciar andare queste navi. L’Europa deve raccogliere questa sfida. Abbiamo stanziato almeno 2,5 miliardi di euro fino al 2024 per aiutare le regioni più colpite dall’insicurezza alimentare”, ha scritto su Twitter Ursula von der Leyen.

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