La tecnologia che equipaggia la best seller della casa giapponese si basa su un motore termico, un tre cilindri turbo da 1.5 litri e 158 Cv, impiegato come generatore di energia elettrica per un'unità a batteria da 190 Cv: un "pacchetto" che permette alla vettura un'autonomia di oltre 1.000 chilometri, eliminando di fatto l'ansia da ricarica. Ecco com'è e come va
In Giappone la Note equipaggiata con la tecnologia e-Power è stata lanciata nel 2016 ed è diventata una best seller. Viaggia sempre in elettrico, ma i clienti non vanno in sofferenza per trovare una colonnina di ricarica: il rifornimento viene garantito da un motore termico, un milledue benzina da 84 Cv, impiegato come generatore. L’energia prodotta va all’inverter e può essere trasmessa alla piccolissima batteria (appena 1,8 kWh per una percorrenza a zero emissioni fino a 3 chilometri in condizioni normali), all’unità a zero emissioni o a entrambi.
Nissan, che aveva anticipato almeno 4 anni fa anche in Europa questo sistema, ha impiegato diverso tempo per trasferire l’e-Power nel Vecchio Continente, dove debutta sul modello più popolare, la nuova generazione del crossover Qashqai, che vale oltre la metà dei volumi. Il motivo, fa sapere Matthew Wright, il manager che guida il Powertrain Engineering europeo, è stata la necessità di adattare la tecnologia alle esigenze del mercato continentale, dove la Note non viene più commercializzata. E per spingere il Qashqai e il rinnovato suv X-Trail che arriverà entro l’anno con la sola opzione e-Power servivano un’elettronica differente e più potenza tanto che Nissan ha deciso di adottare sia il tre cilindri turbo da 1.5 litri e 158 Cv come generatore sia l’unità a zero emissioni da 190 Cv, confermando le dimensioni ridotte dell’accumulatore.
Meno di una ventina di chilometri sul circuito spagnolo di Jarama, che ha ospitato anche la Formula 1, non bastano per dare un giudizio sulle prestazioni della vettura, peraltro ancora in attesa delle omologazioni definitive, ma sono sufficienti per esprimere una prima e positiva valutazione. Al volante si apprezzano un’accelerazione decisa (330 Nm di coppia) assicurata dal motore elettrico che offre quasi una settantina di cavalli in più di quelli offerti in Giappone e una dinamica di guida “normale”. La “silenziosa” pista senza traffico forse inganna, ma il rumore del motore termico si percepisce più di quanto forse ci si aspetta.
Con un serbatoio delle stesse dimensioni della variante termica, ossia 55 litri, e un consumo attorno ai 5,3 l/100 km, l’autonomia sfiora i 1.040 chilometri, che uno dei tecnici britannici presenti all’evento assicura di aver percorso.
La Qashqai e-Power dispone dell’e-Pedal Step: si tratta di una funzione, che una volta attivata, permette di evitare di agire molto sul freno. Sollevando il piede dall’acceleratore, infatti, la vettura rallenta in maniera significativa.
Oltre che badge specifici e una inevitabile differente strumentazione di bordo con due schermi da 12,3 pollici, il controllo vocale e l’assistenza di Amazon Alexa. La nuova variante della gamma monta una griglia differente, contornata di nero e con una fascia superiore dello stesso colore cui spessore identifica il grado di elettrificazione. Nissan non si è sbilanciata sui prezzi, che dovrebbero venire diffusi nel giro di qualche settimana, ma con questa declinazione la Qashqai compete con i rivali alimentati da motori a gasolio. Il rally del diesel contribuisce a rendere la soluzione e-Power ancora più competitiva.