Lia Sava, 58 anni, è stata nominata con voto unanime del Csm procuratrice generale di Palermo. Succede a Roberto Scarpinato, andato in pensione a settant’anni nel gennaio scorso. Si tratta della prima donna a ricoprire questo incarico: già nel 2018, con la nomina a Caltanissetta, era stata la prima donna procuratore generale nella storia della magistratura siciliana. Prima era stata sostituta procuratrice alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo (dove ha lavorato all’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia) e procuratrice aggiunta di Caltanissetta, occupandosi di importanti indagini di criminalità organizzata. Da pg di Caltanissetta si è occupata dell’appello del processo Borsellino quater e di quello sulla strage di Capaci.
“Sono molto onorata per questa nomina, conosco bene la Sicilia, avendo lavorato per 15 anni alla Procura di Palermo e per altri cinque anni a Caltanissetta”, dice Sava, di origine pugliese. “Conosco questa terra e la sento come se fosse la mia terra e sono per questo particolarmente onorata di prendere il posto di Roberto Scarpinato. Metterò in questo incarico il massimo impegno, con senso di responsabilità e studio serrato delle carte. Credo che la Sicilia sia una terra meravigliosa – prosegue – sia dal punto di vista delle intelligenze che dal punto di vista delle tante capacità di resistere ai colpi della sorte, ma anche ai colpi della criminalità organizzata”.