Torino interrompe le trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Una decisione “presa con grande difficoltà in via cautelativa, in attesa del pronunciamento della Cassazione”, annuncia “amareggiato” il sindaco Stefano Lo Russo, destinatario di una comunicazione prefettizia che lo richiama ad attenersi alle norme ricordando che l’eventuale registrazione costituisce una violazione di legge. “Dietro le leggi – dice – ci sono sentimenti, persone, bimbi, storie personali. È iniquo che un cittadino, a seconda del Paese in cui nasce, abbia diritti o no, è una violenza ed è su queste cose che si fonda l’unità di un continente”. “Nella comunicazione del prefetto si evidenzia che il sindaco, in quanto ufficiale di stato civile, agisce come ufficiale di Governo e non come titolare di un potere proprio e deve quindi attenersi al dispositivo di legge e questo fatto rende non più percorribile la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali – spiega Lo Russo -. Lo facciamo in chiave cautelativa dell’ente e delle famiglie in attesa della pronuncia della Cassazione, che metterà una parola finale rispetto alla giurisprudenza, che purtroppo sta andando verso una direzione più restrittiva”.
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