“Normalmente in questo periodo ci sono ancora 40/50 centimetri di neve a terra,” dice Mauro Durbano, vicesindaco di Ceresole alle spalle dell’invaso ormai prosciugato dalla siccità. “La pochissima acqua rimasta viene usata da Iren, che lo gestisce, per la produzione di energia elettrica. Il ritiro delle acque – continua Durbano – ha reso visibili i basamenti di alcuni vecchi ruderi e insediamenti che costituivano una parte del paese, prima che questo venisse spostato per la costruzione del lago artificiale, tra il 1925 e il 1931”.