"Ho chiesto io di essere immediatamente audito, perché chi ha o ha avuto incarichi istituzionali ha l’obbligo morale di rispondere del proprio operato in trasparenza. Ho riferito che non mi sono mai stati riportati elementi di criticità che possano far sospettare deviazioni inappropriate della missione al di fuori dell’ambito sanitario. Chi con gli accadimenti dell’oggi vuole rileggere le vicende passate non ha il senso della verità storica", ha detto l'ex premier
“Al Copasir ho chiesto io di essere immediatamente audito, perché chi ha o ha avuto incarichi istituzionali ha l’obbligo morale di rispondere del proprio operato in trasparenza. Ho chiarito che la missione russa si sviluppò esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari in un momento di grande difficoltà in cui ci mancavano mascherine, respiratori e altri strumenti di protezione. I nostri apparati, dalla Difesa all’intelligence agli Esteri alla Protezione civile, vigilarono costantemente perché questa missione si svolgesse lungo i binari concordati”. Lo ha detto l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando ai giornalisti dopo la sua audizione di fronte al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubbica – l’organo di controllo sull’operato dei servizi segreti – a proposito della visita in Italia di una delegazione sanitaria russa nel periodo marzo-maggio 2020, nel pieno della prima ondata di Covid. Conte ha chiesto personalmente di essere ascoltato al presidente del Copasir Adolfo Urso (FdI), dopo che su alcuni organi di stampa era trapelata la volontà di alcuni membri di chiederne la convocazione.
“Ho riferito che non mi sono mai stati riportati elementi di criticità che possano far sospettare deviazioni inappropriate della missione al di fuori dell’ambito sanitario. Chi con gli accadimenti dell’oggi vuole rileggere le vicende passate non ha il senso della verità storica”, spiega il leader M5S. “La disponibilità da parte di Giuseppe Conte ad essere audito è un ulteriore conferma circa la trasparenza della missione che si è svolta esclusivamente in ambito sanitario e sempre sotto la stretta sorveglianza dei militari italiani. Le dichiarazioni e le ipotesi di presunti “ricatti” di questi giorni da parte della Russia contro l’Italia, oltre a far parte di una strategia di propaganda, rappresentano una distorsione insensata e malevola rispetto ad un momento di emergenza straordinaria”, dichiarano in una nota i componenti pentastellati del Copasir, Federica Dieni, Maurizio Cattoi e Francesco Castiello.