La Commissione Tecnico Scientifica dell’Aifa, considerato il complesso dei dati disponibili, “ha deciso che sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia” sulla necessità di una quarta dose di vaccino anti Covid. La Cts ha ribadito che è essenziale il completamento del ciclo vaccinale seguito dalla dose booster già autorizzata. Il dibattito scientifico sul quello che sarebbe il secondo booster per prevenire il Covid è aperto da mesi. Alcuni scienziati sono favorevoli per determinate categorie – fragili, pazienti a rischio e personale sanitario – e altri sostengono la necessità di ulteriori approfondimenti anche in attesa dell’arrivo dei vaccini aggiornati sulla variante Omicron.

“Sono favorevole alla quarta dose di vaccino anti-Covid per specifiche categorie di persone fragili, in base alle condizioni di salute e all’età, che devono essere definite sulla base delle evidenze. In questa fase, non è opportuno invece procedere a una quarta dose per tutti con i vaccini attuali – spiega all’Adnkronos il virologo Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia – È più che probabile che il prossimo autunno dovremmo fare un richiamo vaccinale contro Sars-Cov-2 , spero con vaccini diversi, viste le molte novità che si stanno sviluppando. Verosimilmente saremo attrezzati con un vaccino in grado di dare una protezione più ampia anche per le varianti”. “Le evidenze che arrivano da Israele e Gran Bretagna – sottolinea Maga – suggeriscono due cose diverse. Sicuramente un’ulteriore dose vaccinale riattiva il sistema immunitario, quindi aumenta gli anticorpi e ‘ravviva’ l’immunità. Questo incremento in una persona sana, senza particolari problemi e con un sistema immunitario che funziona, non conferisce un vantaggio aggiuntivo, rispetto soprattutto al rischio di contagio per Omicron e Omicron 2, tale da giustificare ulteriormente un richiamo per tutti”. “Viceversa, nelle persone con un sistema immunitario debole che già hanno sviluppato una risposta meno efficace – particolarmente fragili, anziani che hanno comunque un’immunità meno efficiente – la dose di richiamo è giustificabile” secondo l’esperto, “nel senso di permettere di utilizzare al meglio le difese immunitarie in queste categorie”.

“Si può pensare ad estendere ai grandi anziani, ovvero gli over 80, la quarta dose del vaccino anti Covid. Ma sarebbe comunque opportuno conoscere la loro risposta anticorpale prima di procedere a una nuova dose vaccinale: per alcuni potrebbe essere anche inutile per altri importante ed opportuno. Con le attuali evidenze, dunque, bisognerebbe valutare caso per caso” dice all’Adnkronos Salute Massimo Galli, ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. “Stanno aumentando i contagi quindi le persone più a rischio sono soprattutto gli anziani fragili. Ma credo che sia meglio aspettare di finire con il ciclo di vaccinazione e con il booster prima di procedere con la quarta dose. Ci sono tanti che ancora non hanno fatto la terza dose del vaccino anti-Covid” sottolinea Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs.

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