La donna era andata a riprendere i figli che avevano passato la notte con il padre: dopo il ritrovamento è stata colta da un malore e trasportata in pronto soccorso a Cittiglio (Varese). Secondo le prime verifiche della Procura, l'uomo "soffriva di disturbi psichici e tormentava l'ex moglie"
Un uomo di 44 anni, Andrea Rossin, ha ucciso i due figli di 13 e 7 anni accoltellandoli nel sonno e poi si è tolto la vita. È avvenuto a Mesenzana, in provincia di Varese. A ritrovare i corpi è stata la madre dei bambini, poi colta da un malore e trasportata in pronto soccorso a Cittiglio (Varese). La donna sarà ascoltata dagli inquirenti per ricostruire le ultime ore di vita dei figli.
Sul duplice infanticidio indagano i carabinieri della compagnia di Luino e del Nucleo Investigativo di Varese. Secondo le prime ricostruzioni, la coppia era separata da 15 giorni e la donna era andata a riprendere i figli che avevano passato la notte con il padre. Secondo gli approfondimenti della Procura di Varese, il 44 enne “soffriva da tempo di problemi psichiatrici e tormentava l’ex moglie perché si rifiutava di accettare la separazione”. Non è ancora stato reso noto se l’uomo fosse in cura presso qualche struttura. Al momento non risultano denunce pregresse per maltrattamenti o interventi per liti violente.
L’ultimo infanticidio risale a gennaio scorso ed è avvenuto a Mozzarone, sempre in provincia di Varese. Un uomo di 40 anni, Davide Paitone, ha ucciso con una coltellata alla gola il figlio di 7 anni. I carabinieri hanno ritrovato il corpo del piccolo nascosto dell’armadio, insieme con un biglietto di confessione. L’uomo, dopo aver ammazzato il figlio, aveva tentato di uccidere anche la moglie dalla quale si stava separando, accoltellandola. Il 40enne ha provato a fuggire, ma è stato rintracciato e arrestato dai carabinieri.