"Il tumore al pancreas più famoso è l'adenocarcinoma, che purtroppo ha una pessima prognosi ancora oggi. I tumori neuroendocrini del pancreas, invece, sono una minoranza. Ma hanno una prognosi diversa, generalmente migliore. Si hanno migliori possibilità di guarigione con le opportune terapie. Ovviamente, tutto è connesso alla precocità della diagnosi", queste le parole di Massimo Falconi a Repubblica
Massimo Falconi, il chirurgo che ha operato Fedez, ha rilasciato un’intervista a Repubblica con l’obiettivo di fare chiarezza e di dire una cosa importante: “Il messaggio da dare è che si tratta di un tipo di tumore che, rispetto all’adenocarcinoma pancreatico, ha fortunatamente maggiori possibilità di cura“. Il primario di Chirurgia dell’ospedale San Raffaele ha eseguito un intervento di sei ore. A Fedez è stato diagnosticato un tumore endocrino (Net): “Il tumore al pancreas più famoso è l’adenocarcinoma, che purtroppo ha una pessima prognosi ancora oggi. I tumori neuroendocrini del pancreas, invece, sono una minoranza. Ma hanno una prognosi diversa, generalmente migliore. Si hanno migliori possibilità di guarigione con le opportune terapie. Ovviamente, tutto è connesso alla precocità della diagnosi: quanto prima questa avviene, tanto maggiori sono le possibilità di cura. Non è un messaggio ottimista, ma reale“, le importanti parole del medico. Che ha aggiunto: “L’intervento non è la prassi, dipende da paziente a paziente, nonché dallo stadio in cui la neoplasia si trova nel momento in cui viene fatta la diagnosi”. E sull’età di insorgenza di questo tipo di tumore ha specificato: “A differenza dell’adenocarcinoma del pancreas, che nella maggior parte dei casi si manifesta in pazienti con un’età mediana di 67 anni, i Net non hanno un’età in cui c’è una maggiore incidenza. In generale, però, si tratta di forme relativamente rare, sebbene le diagnosi siano aumentate negli ultimi anni grazie al diffuso utilizzo di tecniche radiologiche e di endoscopia che permettono di individuare lesioni anche molto piccole. Vent’anni fa scoprivamo questi tumori solo quando erano diventati masse importanti e metastatiche: oggi, per fortuna, riusciamo a farlo prima”.