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“Vigliacchi, pezzi di mer*da e pezzenti”: Antonio Cassano e Paolo Di Canio fanno pace

La furia dell'ex calciatore pugliese sul canale Twitch di Christian Vieri: "Non faccio neanche i nomi di questi pezzenti, pezzi di mer*a, vili, vigliacchi, leccac*li, e posso usare anche altri aggettivi ancora più spregevoli e gravi. Si devono soltanto vergognare a dire qualcosa nei confronti di Messi". Paolo Di Canio commenta così

di F. Q.

Sono servite Le Iene per far riappacificare Antonio Cassano e Paolo Di Canio (anche se a distanza). Tra i due ex giocatori ed ora opinionisti sportivi era infatti accaduto di tutto. Come riportato da Fanpage, di recente ai microfoni della BoboTV (il canale Twitch ufficiale di Christian Vieri), Cassano aveva commentato un’affermazione di Di Canio a Sky, che aveva detto: “Messi esce, si tocca i capelli e non ha emozioni. Ronaldo minacciato dall’allenatore di andare in panchina se ne va in Portogallo, torna e fa tripletta. Tra i due preferisco l’umano che si è fatto da solo e ha un’anima, un cuore, si è dovuto costruire, piuttosto che il marziano senza sentimento”.

Parole che avevano fatto esplodere l’ex calciatore pugliese, con ogni tipo di epiteto per chi aveva osato minimizzare il suo amato Leo Messi: “È una cosa vergognosa e schifosa. Non faccio neanche i nomi di questi pezzenti, pezzi di mer*a, vili, vigliacchi, leccac*li, e posso usare anche altri aggettivi ancora più spregevoli e gravi. Si devono soltanto vergognare a dire qualcosa nei confronti di Messi”, le parole di Cassano evidentemente rivolte a Di Canio. E ancora: “Questi finti duri, vigliacchi e vili, devono ricordarsi che quando si guardano allo specchio non sono neanche all’altezza di farlo perché sono dei leccac*li. Per guadagnare qualche like o guadagnare qualche soldino, questi qua leccano il cu*o e vanno dove va il vento. Io mi auguro che prima o poi questi personaggi qua io li posso incontrare per insultarli e dirgli in faccia quello che penso, perché dicendoglielo qua c’è il rischio che mi querelano oppure che hanno anche visibilità, ma io non gliela voglio dare. Io voglio dire a questi vigliacchi, vili e soprattutto leccacu*i, che vi dovete vergognare”.

Quindi l’inviato della trasmissione di Italia 1 Stefano Corti è andato prima da Cassano: “Ti abbiamo portato un piccolo regalo, la maglia del calciatore più forte di sempre, Di Canio”, ha detto Corti. “Mi fece anche gol, tre a uno al derby – ha replicato Cassano –. Chi era più forte tra noi due? Cassano tutta la vita, ma Paolo era forte, molto forte. Mettermi la maglietta della Lazio? Io non ho problema”. Poi è stato il turno dell’ex capitano biancoceleste. “Mi hanno detto di una reazione spropositata su Messi e Ronaldo, sembra che ce l’avesse con me – ha esordito Di Canio –. Antonio è uno che esterna spesso in modo colorito e in questo caso forse è andato fuori dai binari. Guarda, tu puoi dire qualsiasi cosa, anche l’eresia più folle, ma non puoi utilizzare dei termini così, altrimenti sei folle tu. Detto questo, Antonio è un bravo ragazzo. Ha detto che era più forte di me? Questo si sa, lui è stato un talento meraviglioso”.

Pace fatta anche se – leggendo i commenti sotto al post pubblicato da Corti il 23 marzo scorso – il servizio non sarebbe mai andato in onda. “Bugiardi, avevate promesso il servizio, ma dove sta? C’è chi si è guardato l’intera puntata aspettando quel servizio”, “Ma perché il servizio non è andato in onda?”, “Però se fai capire che c’è nella puntata almeno dillo nelle storie che è una ca**ata e lo farete vedere a data da destinarsi”, alcuni dei commenti.

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