Chiede una fiducia piena e la lega a un no fermo all’ipotesi di un nuovo aumento delle spese militari. Giuseppe Conte rilancia la sua leadership al vertice del Movimento 5 stelle e insiste sul delicato capitolo degli stanziamenti per la difesa. “Se mi accorderete di nuovo una fiducia piena, sarò il presidente di un Movimento che dice no all’aumento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in un momento del genere”, dice l’ex premier in un video di cinque minuti con cui chiama al voto gli iscritti del Movimento 5 stelle.
Domenica 27 e lunedì 28 marzo infatti, l’assemblea 5 stelle è chiamata a esprimersi sulla leadership del presidente. Un voto convocato dopo l’ordinanza del Tribunale civile di Napoli che ha congelato i voti su statuto e presidenza M5s, e che arriva in un momento fondamentale. Dopo lo strappo ufficiale dei mesi scorsi con Luigi Di Maio e le tensioni post Quirinale, l’ex presidente del Consiglio chiede l’appoggio dell’assemblea, mentre il Paese vive momenti delicati a causa della crisi in Ucraina. Per questo motivo Conte già nei giorni scorsi aveva annunciato di essere contro l’aumento delle spese militari, anche a costo di creare spaccature nella maggioranza di governo. Una posizione ribadita oggi, che avvicina l’ex premier ai 5 stelle delle origini, molto sensibili alle battaglie pacifiste. E che Conte dunque lega a un altro tema all’ex presidente del consiglio: “Diremo sì a un investimento shock sulla transizione energetica verso le rinnovabili, sì a un impegno dello Stato senza precedenti sulle reti di sostegno per famiglie, imprese in crisi, lavoratori che devono scegliere se pagare la bolletta o fare la spesa o il pieno di carburante“.
E in questo, dunque, che Conte punta a ottenere una nuova maggioranza schiacciante che lo blindi al vertice del Movimento .”Chiedo nuovamente la vostra fiducia, non mi interessa prendere il 50,1% dei voti. Anzi, dico sinceramente che se il risultato fosse così risicato sarei il primo a fare un passo indietro. A fronte di un risultato così di misura, lascerei il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura. Allo stesso modo, però, è un dovere dirvi che in caso di una decisa riconferma le cose inevitabilmente cambieranno”, ha detto chiaramente l’ex premier. Elencando tutta una serie di elementi che lasciano intravedere quale Movimento ha in mente: “Non votatemi se pensate che il Movimento 5 stelle debba essere lì nelle stanze dei bottoni anziché nei territori e tra le persone. Non votatemi se pensate che debba diventare una forza politica estremamente moderata, conservatrice, compatibile con il passato e timorosa del futuro. Non votatemi se volete un Movimento che si sforzi di piacere a tutti anche a costo di essere la brutta copia di altri partiti tradizionalmente divisi in correnti”. E ancora: “Non basta più rimanere sulla difensiva, io sono disposto a correre il rischio di avere tutti contro se questo basta a fare gli interessi dell’Italia e dei cittadini, ma dobbiamo essere uniti e coraggiosi per rialzare la testa e imporre un cambiamento all’intero Paese”.
Parole che suonano come una controreplica a Luigi Di Maio. La posizione sulle armi, infatti, se da un lato ha avvicinato Conte all’area dei 5 stelle delle origini – compresi quelli che si rivedono in un ex M5s come Alessandro Di Battista – dall’altra lo ha contrapposto ancora una volta alla linea seguita dal ministro degli Esteri. Che infatti ancora oggi ha di nuovo attaccato l’ex premier per le sue dichiarazioni sulle spese relative alla Difesa, “E’ una posizione inaccettabile”, è come Di Maio definisce le parole di Conte secondo il Corriere della Sera. Per Di Maio il Movimento è “una forza di governo che deve saper rispettare gli impegni, in linea con la sua collocazione. Che per me è chiara”. Se Di Maio prende le distanze da Conte, però, altri esponenti dei 5 stelle ci tengono a manifestare vicinanza all’ex premier. “Pieno sostegno a Giuseppe Conte. Sta affrontando con passione e pazienza la vita e l’evoluzione non semplice del Movimento 5 stelle rivendicando con forza i nostri valori. Siamo nati per riportare al centro dell ‘agenda politica i diritti e i bisogni del Paese e la chiara posizione contro la proliferazione delle spese militari, il no al carbone e al nucleare a favore invece delle rinnovabili, la lotta contro il precariato ne sono la conferma. Sono certo che domani riceverà un mandato forte e limpido”, dice Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera. “Basta con le scelte moderate. M5S 2050 sotto la guida di Conte è una nuova forza politica che contrasta precarietà, devastazione ambientale, caro bollette e benzina con salario minimo, energia rinnovabile ed energy Recovery . La comunità del M5s con il voto ora deve scegliere”, dice il deputato Luigi Gallo. Secondo l’Adnkronos, il grosso delle truppe parlamentari dei 5 stelle è saldamente con Conte ed è stanco “di una piccola minoranza che crea spaccature“. Addirittura “si osserva con attenzione chi condivide e chi non condivide il video di Conte. Ormai deve essere chiaro chi abbraccia il nuovo corso e chi no”, dicono le stesse fonti.