La Nazionale del ct Mancini, fuori dal Mondiale per mano della Macedonia del Nord, è costretta a disputare questa amichevole tra sconfitti dai contorni surreali: il regolamento Fifa non prevedeva una "finalina", ma la partita è stata programmata per motivi di ranking e non può essere annullata per ragioni di diritti tv. Intanto, però, 7 giocatori hanno già lasciato il ritiro
È il match beffa per eccellenza, dai contorni quasi surreali, che nessuno ha voglia di giocare: la Nazionale azzurra lunedì volerà a Konya per la gara amichevole Turchia-Italia in programma martedì 29 marzo (ore 20.45 ora italiana). Una partita inutile e umiliante per entrambe le squadre, per l’Italia in particolare. La Turchia è l’altra squadra esclusa nella prima partita degli spareggi per andare a Qatar 2022, ma quanto meno è stata eliminata dal Portogallo. Gli azzurri invece sono fuori dal Mondiale per mano della Macedonia del Nord. E ora sono costretti a disputare questa inquietante amichevole tra sconfitti.
Perché si gioca Italia-Turchia – “Costretti” è la parola giusta, perché una volta che la gara è stata programmata non c’è modo di annullarla: lo impongono i preziosi introiti che arrivano dai diritti televisivi. L’altra unica motivazione è il ranking Fifa, il sistema a punti in base al quale vengono classificate tutte le Nazionali. Per ogni partita viene assegnato un punteggio in base al risultato, all’importanza del match, alla forza dell’avversario e ad altri fattori. Poca roba, ma comunque lo slot rimasto tragicamente libero per un’amichevole andava sfruttato. La beffa, invece, arriva dal regolamento Fifa, che non imponeva assolutamente l’obbligo di disputare quella che sembra una “finalina” tra le due squadre già fuori dalla corsa per il Mondiale.
La fuga da Coverciano – Per esclusivi motivi di diritti tv e di ranking, quindi, la Nazionale del ct Roberto Mancini dovrà adesso onorare l’impegno di disputare il match martedì prossimo, provando a metabolizzare quella che lo stesso allenatore ha definito la più grossa delusione della sua vita. Qualcuno però ha già trovato una scorciatoia: a domenica pomeriggio, sono già sette gli azzurri che hanno lasciato Coverciano prima di prendere il volo verso la Turchia. Il primo è stato Marco Verratti, l’ultimo Luiz Felipe, che ha fatto rientro a Roma dopo “accertamenti clinici” effettuati sabato sera. Nella giornata di sabato, hanno lasciato il Centro Tecnico Federale anche gli indisponibili Berardi e Mancini, che hanno accusato problemi nel corso della gara con la Macedonia del Nord, e con loro Jorginho, Immobile e Insigne, nell’ambito di quella che la Federcalcio ha definito “una alternanza prevista” in vista della gara amichevole con la Turchia. L’Italia, però, “prevedeva” di volare a Lisbona per giocarsi il Mondiale. Non di certo a Konya.