La televisione pubblica ha i diritti esclusivi sulle 64 partite della Coppa del Mondo: adesso sarà ancora più difficile rientrare dell’investimento. Secondo Lapresse, viale Mazzini pensa di cedere una parte dei diritti alle pay tv e in testa c'è Amazon
La disfatta azzurra è una beffa anche per la televisione pubblica: la Rai ha speso circa 170 milioni di euro per i diritti esclusivi dei Mondiali di calcio di Qatar 2022 e ora si ritrova una Coppa del Mondo senza l’Italia, eliminata dalla Macedonia del Nord nelle qualificazioni. Un’eliminazione che ora mette in difficoltà viale Mazzini: Lapresse racconta che è allo studio un piano, da attuare non subito, dato che ai Mondiali mancano ancora oltre sette mesi, per cedere una parte dei diritti alle pay tv.
Anche con gli Azzurri di Mancini presenti, per la Rai sarebbe stato quasi impossibile rientrare dell’investimento con la pubblicità. Dopo il gol di Trajkovski al 92′, il ragionamento ha preso ancora più forza: le partite sono tante, 64, e l’affollamento del palinsesto potrebbe essere addirittura controproducente. Tutto però sarà più chiaro quando sarà formalizzato il passaggio al modello per generi.
Intanto trapela anche che il partner ideale, riferisce sempre Lapresse, potrebbe essere Amazon. Un’ipotesi che non piace al segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi: “Se la Rai cedesse davvero una quota dei diritti dei Mondiali di calcio in Qatar ad Amazon sarebbe una beffa e un danno per gli italiani, che si troverebbero a pagare doppio per vedere le partite: canone Rai + abbonamento Amazon. È doverosa una riflessione attenta”, ha scritto su twitter il deputato di Italia Viva.