Il narcotrafficante è stato estradato lo scorso 25 marzo da Dubai dove era stato arrestato il 4 agosto 2021. E' stato condannato in via definitiva per traffico internazionale di droga ed è destinatario di arresto per associazione a delinquere di tipo mafioso
Torna in Italia, dove è stato subito arrestato, Raffaele Imperiale, considerato uno dei più grandi broker del traffico mondiale di stupefacenti. Il narcotrafficante è stato estradato lo scorso 25 marzo da Dubai dove era stato arrestato il 4 agosto 2021. A comunicarlo è una nota di Giovanni Melillo, procuratore di Napoli che ha coordinato le indagini su Imperiale insieme al Gico della Guardia di Finanza e alla Squadra Mobile di Napoli.
Imperiale, noto per avere acquistato, custodito e poi fatto anche trovare due preziosissimi quadri di Van Gogh rubati, è stato condannato in via definitiva per traffico internazionale di droga ed è destinatario di arresto per associazione a delinquere di tipo mafioso. Approdato in Italia venerdì scorso con volo di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Imperiale è stato per lungo tempo collocato ai primi posti dell’elenco dei latitanti di massima pericolosità della Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Le indagini che hanno consentito di localizzarlo durante la sua dorata latitanza negli Emirati Arabi Uniti, sono state condotte dal tenente colonnello Danilo Toma, dal generale Domenico Napolitano e dal dirigente della Squadra Mobile di Napoli Alfredo Fabbrocini. Lo scorso 8 marzo la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha personalmente consegnato al suo omologo degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Al Nuaimi, la terza richiesta di estradizione, dopo il rifiuto delle due precedenti. Nell’incontro bilaterale col ministro emiratino la Guardasigilli ha chiesto l’esecuzione per tutte le richieste di estradizione presentate dall’Italia, auspicando una più proficua collaborazione giudiziaria tra i due Paesi. A tutela poi dei connazionali che si trovassero coinvolti in procedimenti giudiziari negli Emirati, la ministra Cartabia ha sottoscritto con Al Nuaimi, un accordo di cooperazione giudiziaria, per consentire ai condannati di scontare la pena nei rispettivi Paesi di origine. Accordo che fino a quel momento non esisteva: per questo motivo Imperiale era riuscito a non farsi estradare.