I tre avrebbero sofferto di lacrimazione costante e desquamazione della pelle. Per il sito di giornalismo investigativo Bellingcat avevano consumato solo cioccolato e acqua, ma dosaggi e tipo di sostanza erano insufficienti a causare "danni letali". Kiev: "Speculazione". Il Times: mercoledì l'ex presidente del Chelsea da Putin con un biglietto di Zelensky contenente condizioni per la pace. La risposta dello zar: "Digli che lo spazzerò via"
Occhi rossi, lacrimazione costante, desquamazione della pelle del volto: per il Wall Street Journal il miliardario russo Roman Abramovich e due negoziatori di pace ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo uno dei primi incontri tra i delegati di Mosca e Kiev avvenuto al confine tra Ucraina e Bielorussia il 3 e il 4 marzo. I tre, dice il giornale americano, hanno superato i problemi e non sono più in pericolo di vita. L’oligarca russo, secondo il Times, ha anche perso la vista per alcune ore e ha dovuto farsi curare in Turchia.
Una portavoce di Abramovich, coinvolto anche nella consegna di una lettera di Volodymyr Zelensky a Vladimir Putin, ha confermato la notizia, mentre Kiev l’ha smentita: per il consigliere della presidenza e capo negoziatore ucraino Mikhailo Podolyak – citato da The Kyiv Independent – si tratta di una “speculazione”. Per il sito di giornalismo investigativo Bellingcat – che in passato ha lavorato al caso dell’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal – i sintomi sono “compatibili con avvelenamento con armi chimiche”. Secondo alcune ipotesi l’avvelenamento sarebbe stato progettato da ambienti moscoviti che volevano boicottare le trattative e porre fine al conflitto. Abramovich, insieme a un altro imprenditore russo, aveva preso parte ai negoziati insieme al deputato ucraino Rustem Umerov.
Secondo la ricostruzione di Bellingcat, i tre hanno manifestato i sintomi dopo aver consumato solo cioccolato e acqua nelle ore precedenti la comparsa dei sintomi. Tre esperti interpellati dal giornale investigativo (tra cui un medico) hanno spiegato che i sintomi sono coerenti con “varianti di porfirina, organofosfati o sostanze bicicliche”. Dosaggio e tipo di sostanza velenosa “erano probabilmente insufficienti a causare danni potenzialmente letali e molto probabilmente avevano lo scopo di spaventare le vittime invece di causare danni permanenti”, scrive Bellingcat spiegando che lavorava da giorni, prima di oggi, su questa storia ma ha deciso di non scriverla per tutelare la sicurezza delle vittime.
Nei prossimi giorni, dice, pubblicherà un’inchiesta insieme a The insider, giornale online russo indipendente specializzato a sua volta in giornalismo investigativo. Il Wall Street Journal scrive inoltre che il Cremlino non ha risposto ad una richiesta di commento. Mercoledì a Mosca lo stesso Abramovich aveva incontrato il presidente russo Putin. Durante il faccia a faccia, stando alla ricostruzione del Times, l’ex presidente del Chelsea avrebbe consegnato un biglietto di Zelensky contenente le condizioni di Kiev per un accordo di pace. Alla lettera, Putin avrebbe risposto: “Digli che li spazzerò via”.