Durante la puntata di Che Tempo Che Fa andata in onda ieri 27 marzo, Luciana Littizzetto ha nuovamente dedicato il suo intervento alla guerra in Ucraina. La comica della trasmissione di Rai 3 ha anche parlato della recente decisione di molti governi europei di portare fino al 2% del PIL le spese per gli armamenti: “Ma siamo sicuri?”, ha esordito. Poi ha spiegato: “Sono andata a cercarmi tutte le armi che vanno di moda adesso: la collezione primavera/estate. Cominciamo con i droni turchi, sono telecomandati, leggeri e costano 10 milioni di dollari l’uno. Poi, andiamo avanti: i missili inglesi, pesano solo 22kg, di elegante fattura inglese – hanno proprio scritto così – uno di questi costa 225mila dollari[…]”.
“Bisogna vedere queste cose per capirle – ha commentato Littizzetto -. Io sono sconvolta, è agghiacciante. Ci sono delle armi ancora più tremende, come i missili a lungo raggio ipersonici Kinzhal che hanno una gittata di 2.000 km e possono anche lanciare le bombe atomiche. E ancora le termobariche a grappolo, come le emorroidi. Sono una pioggia di bombe con gas infiammabile e particelle metalliche. Spaccano i muri e non posso dirti neanche cosa fanno alle persone. Queste armi possono anche non esplodere nell’impatto, quindi rimangono nel terreno e magari quando ci passa un civile, un bambino, può saltare in aria. In teoria c’è un accordo internazionale che le proibisce ma diversi Paesi non l’hanno sottoscritto, tra questi: Russia, Stati Uniti, Cina, India, Iran, Pakistan, Arabia Saudita e Israele”.
Infine Littizzetto ha concluso: “Per finire c’è la bomba atomica, che ancora oggi viene molto nominata. Io pensavo: fino a 2 anni fa il nostro problema erano Bugo e Morgan e già ci sembrava una tragedia, adesso parliamo di bombe atomiche. Posso dire senza ombra di smentita che siamo delle teste di ca**o colossali?”. “Temo di sì”, ha commentato il conduttore Fabio Fazio ringraziandola e mandando poi la pubblicità.
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