Sul Dl Ucraina si avvicina l’ipotesi del voto di fiducia al Senato. Questo escluderebbe la possibilità di presentare odg, compreso quello di Fratelli d’Italia sulla conferma dell’aumento degli armamenti al 2% del Pil, come da accordi Nato del 2014. La questione degli armamenti, dunque, si sposterebbe all’interno del Documento di economia e finanza, che il governo è pronto a varare già questa settimana. “Non consentiremo questo, su questo punto da parte nostra nessun passo indietro – ha affermato Giuseppe Conte, a margine della plenaria dei comitati del M5s – noi siamo contrari a questo riarmo che sarebbe inutile, sarebbe una follia. Una corsa forsennata al riarmo non significa più sicurezza per i cittadini e invitiamo il governo a venire con noi e perseguire la strada della ragionevolezza”. L’ex presidente del Consiglio ha replicato anche al ministro della Difesa Guerini: “Gli impegni presi con la Nato non li mettiamo in discussione, ma non possono essere onorati ora dopo due anni di pandemia e con la crisi energetica in atto”. Come anticipato dallo steso Conte ai cronisti, domani alle 17.3o è in programma un incontro con il presidente Draghi
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