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Israele, sparatoria a Bnei Brak: quattro vittime. Morto anche l’attentatore. Bennet convoca riunione straordinaria

Secondo la prima ricostruzione, due uomini armati hanno aperto il fuoco a Ramat Gan dove hanno ucciso quattro persone. Quindi si sono trasferiti in un secondo luogo nella stessa città dove hanno colpito altre due persone e poi in un terzo luogo a Bnei Brak. Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attentato terroristico

Sono cinque le persone uccise in una sparatoria avvenuta nella città di Bnei Brak, vicino a Tel Aviv, in almeno due luoghi diversi secondo i media israeliani. Almeno una persona è gravemente ferita. Secondo la prima ricostruzione, due uomini armati hanno aperto il fuoco a Ramat Gan dove hanno ucciso quattro persone. Quindi si sono trasferiti in un secondo luogo nella stessa città dove hanno colpito altre due persone e poi in un terzo luogo a Bnei Brak.

Uno degli uomini armati è stato neutralizzato e ucciso mentre l’altro è sotto custodia della polizia. Il premier Naftali Bennet ha convocato per le 22 (ora locale) una riunione straordinaria di sicurezza sulla situazione in atto nel Paese. Alla riunione prenderanno parte il capo della polizia, il ministro della Pubblica Sicurezza, il capo di stato maggiore dell’esercito e il direttore dello Shin Bet. “Israele si confronta con una ondata omicida di terrorismo arabo. Le nostre forze di sicurezza operano. Combatteremo il terrorismo con determinazione, caparbia e pugno di ferro. Nessuno ci sposterà da qui. Vinceremo“.

L’autore dell’attentato a Bnei Brak (Tel Aviv) è un palestinese originario della Cisgiordania secondo i media israeliani che lo hanno identificato in Diab Hamarsha, 27 anni, originario del villaggio di Yabed, presso Jenin. Secondo il portavoce della polizia israeliana Ely Levi è stato “neutralizzato” da tre agenti dopo che aveva compiuto due fasi separate dell’attentato in due strade diverse della cittadina.

Messaggi di tripudio sono stati pubblicati a Gaza da Hamas e dalla Jihad islamica. La lotta armata continua, siano benedette le mani degli eroi”, ha esclamato su twitter Mushir al-Masri, un portavoce di Hamas. Ahmed al-Mudallal (Jihad islamica) ha rilevato che l’attacco odierno segue quelli di Beersheva e di Hadera, di questa settimana. “Ciò dimostra che la resistenza è in una nuova fase. È una un’unica campagna che coinvolge tutti i palestinesi: a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme e nelle terre del 1948”, ossia Israele.

Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attentato terroristico: “L’uccisione di civili palestinesi e israeliani non fa che aggravare ulteriormente la situazione mentre tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità”, ha affermato Abu Mazen in una nota.