Ambiente & Veleni - 30 Marzo 2022
Agrigento, frana costone sulla spiaggia di Capo Rossello. Associazione Mareamico: “In estate sarebbe stata una tragedia” – Video
La Playlist Ambiente & Veleni
- 13:58 - Ponte Messina: Bonelli, 'ministero Ambiente commissariato da Infrastrutture'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Oggi, in Parlamento, è accaduta una cosa gravissima: il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha mentito dicendo che i membri della commissione Via che hanno dato il parere erano quelli nominati dal precedente Governo. È falso! Nel verbale della commissione si può vedere che hanno partecipato alla votazione i membri nominati dal ministro pochi giorni prima della votazione sul parere. Tra questi c’è il dottor Alfredo Posteraro condannato per abbandono di rifiuti, la candidata sindaca di Perugia Scoccia esperta in design di interni, il consigliere comunale di Fdi Cuccioletta che ha una società che installa ascensori. Questo è un dato di fatto, e non è accettabile che un ministro della Repubblica venga in Aula a negarlo. Le persone della commissione Via nominate dal ministro hanno avuto pochissimi giorni per analizzare cinquemila elaborati. Chi pensate di prendere in giro?”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce nazionale di Europa Verde, durante il Question time rivolto al ministro dell’ambiente Pichetto Fratin.
“Il problema -ha aggiunto- è che il ministero dell’Ambiente è di fatto commissariato dal ministero delle Infrastrutture. Mentre chiedete sacrifici agli italiani, stanotte avete aumentato di 1,4 miliardi di euro i fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina. Questa è una vergogna inaudita. Chiedo al ministro di esercitare il suo ruolo e di non farsi commissariare: sia il ministro dell’Ambiente, non un esecutore delle decisioni di altri. Ricordo che lo stesso ministro Salvini ha pubblicato un video in cui mostra il progetto del ponte su Topolino. Ma non racconta la fine della storia del ponte di Rockerduk: il ponte è progettato male e crolla. State utilizzando i soldi degli italiani per finanziare un progetto che non è stato validato da nessun organismo statale come il Consiglio superiore dei Lavori pubblici che è stato esautorato".
- 13:57 - Report: Gasparri, 'nuovo scandalo, presentata interrogazione per sapere che farà Rai'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "Ci risiamo. Report è di nuovo al centro di uno scandalo inquietante. Dopo l’aggressione ai danni di Federica Corsini e il richiamo dell’Agcom per il mancato rispetto delle regole durante le elezioni in Liguria, emerge un preoccupante e pericoloso intreccio tra l’attività di dossieraggio degli ‘spioni’ milanesi di Equalize e la trasmissione condotta da Ranucci. Ormai conosciamo bene Ranucci, bugiardo ‘semper et perpetuo’, in costante contrasto con le regole sia morali sia giuridiche. Imbarazzato dall’ultima vicenda che riguarda la sua trasmissione, ammette che il caso è da approfondire. Ranucci non si preoccupi, ci assicureremo che vengano svolte tutte le verifiche necessarie". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della commissione di Vigilanza Rai.
"Proprio ieri ho presentato una interrogazione per sapere se la Rai sia a conoscenza di quanto accaduto e quali misure intenda adottare. Noi non resteremo in silenzio e non permetteremo che nel servizio pubblico televisivo, finanziato con i soldi dei cittadini, vengano trasmesse informazioni ottenute con metodi oscuri e del tutto illegali. Dopo questo nuovo scandalo, la Rai cosa intende fare? Siamo certi che ci saranno iniziative rapide, decise e coraggiose dei vertici dell’azienda per porre fine a questa vergogna", conclude Gasparri.
- 13:56 - Manovra: Di Girolamo (M5S), 'governo menefreghista di fronte a salasso bollette'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Siamo alle prese con una manovra dai connotati non solo scialbi, ma in larga parte offensivi, visto che si vanno buttando soldi a casaccio per prebende ministeriali o ancora peggio per opere farneticanti come il ponte sullo Stretto, mentre si resta belli fermi dinanzi alla morsa del caro-bollette. Il menefreghismo di Meloni e banda su questo è disarmante: quest’inverno le famiglie italiane vanno incontro a una vera e propria flebotomia energetica, con rincari del 30% che potranno toccare anche i 300 euro a nucleo". Così in una nota la senatrice M5S Gabriella Di Girolamo.
"E per le imprese, se vogliamo, il quadro sarà persino peggiore. Dopo l’addio al mercato tutelato, tutti i nostri pessimi presagi vanno a trovare conferma. E il governo artefice di questo capolavoro che fa? Continua con i suoi messali sul nucleare, cioè la via più dispendiosa e dai tempi più lunghi, mentre le famiglie si svenano. Meloni la smetta con la sua retorica del paese che vola, perché milioni di cittadini sono in difficoltà. Meno fanfare e più concretezza”, conclude.
- 13:56 - Ue: De Cristofaro (Avs), 'fermare corsa al riarmo'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - E’ urgente un cambio di rotta nella politica estera dell’Ue e del governo italiano. L’Europa ha rinunciato a svolgere un ruolo. In Ucraina, dopo tre anni di guerra e invio di armi, i fatti dimostrano che la strategia Nato e UE è un fallimento. Stessa inerzia, se non complicità con il governo di Netanyahu, responsabile di politiche criminali contro il popolo palestinese, sull’area mediorientale. Sull’Italia pesa un silenzio colpevole: nessuna parola sul diritto internazionale violato, nessuna iniziativa per il riconoscimento dello Stato palestinese o per fermare la mattanza a Gaza. Il crollo della dittatura di Assad potrebbe rappresentare un’opportunità. Serve aprire canali di dialogo e offrire aiuti concreti per la ricostruzione, ma anche fermare gli attacchi israeliani che rischiano di radicalizzare il nuovo corso siriano. Il futuro dell’Ue ci preoccupa, come ci preoccupa il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Siamo di fronte a una sfida storica: o l’Europa cambia strategia, investendo in politiche sociali, industriali e ambientali comuni, o soccomberà agli egoismi nazionali e a una visione miope fatta di bassi salari e austerità. Non c’è futuro senza un’Europa solidale e coraggiosa". Così in Aula a Palazzo Madama il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
"Ieri abbiamo regalato alla Meloni le cartoline di Alleanza Verdi e Sinistra, perché la folle corsa al riarmo ci preoccupa molto. L’Europa oggi si muove su un crinale davvero sottile, dipenderà solo all’Unione cambiare strategia, oppure scivolare in un disastro, prosegue il capogruppo di AVS. Non possiamo restare spettatori mentre il mondo sprofonda nella guerra e nell’instabilità. Il nostro è un appello accorato a fermarsi, riflettere e agire. Oggi più che mai, dobbiamo dare una risposta che sia all’altezza della nostra storia e dei nostri valori. Basta con la cieca formula ‘armi, armi, e ancora armi’. L’unica strada verso la pace è quella della ragionevolezza e della diplomazia. Serve una politica estera che sia all’altezza delle responsabilità che il nostro Paese e l’Europa hanno nel mondo. Meloni rinunci alla solita propaganda trionfalistica e metta da parte l’arroganza e il vittimismo per iniziare ad assumersi le responsabilità che competono oggi all’Italia e alla Ue", conclude De Cristofaro.
- 13:55 - Ue: M5s, 'brutta notizia sì a commissione difesa e no a intergruppo pace'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Il Parlamento europeo boccia la creazione dell’Intergruppo per la pace, ma approva l’istituzione della commissione per la Difesa. Nonostante questo, il nostro impegno per la pace continua perché il dialogo è l’unica strada percorribile per far cessare il conflitto in Ucraina e in Medio Oriente. La Commissione Difesa nasce con il chiaro intento di proseguire l’escalation militare, in un contesto di guerra e di mancanza di diplomazia. Riguardo all’intergruppo troveremo altri strumenti, forse meno formali e istituzionali ma altrettanto efficaci, per riunire gli europarlamentari che come noi credono nei valori della pace, del dialogo e della cooperazione multilaterale e continueremo a promuovere un’agenda europea della pace in coerenza con quanto promesso ai cittadini durante la campagna elettorale. Oggi nel mondo si contano ben 56 focolai di guerra, è il numero più alto dalla seconda guerra mondiale ad oggi". Così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
"La risoluzione di questi conflitti dovrebbe essere la priorità della classe politica europea e invece la direzione intrapresa va verso un’escalation senza fine come dimostra la proposta di istituire Eurobond per l’acquisto di armi e munizioni da fornire a Paesi belligeranti, in aperto contrasto con la Posizione comune per il controllo delle esportazioni di armi adottata dal Consiglio nel 2008. Sottolineiamo che il no all’integruppo per la pace e il sì alla Commissione per la difesa sono stati sostenuti dal gruppo S&D, in piena continuità con le posizioni da gabinetto di guerra di questa Commissione europea. Mentre qualche politicante continua sì a ‘giocare’ col fuoco della guerra, noi lanciamo il messaggio a tutti i cittadini diciamo che contrasteremo in ogni modo queste decisioni che minacciano la stabilità e il benessere della nostra società e continueremo a essere costruttori di pace”, conclude.
- 13:54 - Ue: Meloni attesa a Bruxelles, alle 17.30 vertice su Balcani occidentali
Bruxelles, 18 dic. (Adnkronos) - Al via oggi la trasferta europea di Giorgia Meloni. La premier è attesa nel pomeriggio a Bruxelles, dove alle 17.30 inizieranno i lavori del vertice Ue-Balcani occidentali, il primo presieduto dal portoghese Antonio Costa nelle vesti di nuovo presidente del Consiglio europeo. Il summit, che si svolge alla vigilia del Consiglio, servirà a fare il punto sul partenariato strategico tra Ue e Balcani occidentali e sull'integrazione dei Paesi dell'area nell'Unione europea: il 1º luglio 2013 la Croazia è stata il primo dei sette Stati ad aderire all'Ue, mentre l'Albania, la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, la Macedonia del Nord e la Serbia sono Paesi candidati. Nel dicembre 2022 il Kosovo ha presentato domanda di adesione.
Nel corso del dibattito di questa mattina al Senato, la premier Meloni ha affrontato la questione dei Balcani occidentali: replicando alle opposizioni, la presidente del Consiglio ha convenuto sulla necessità di una "riunificazione" della Ue con i Balcani ("in questo l'Italia è in prima fila"), anche per scongiurare i rischi di una penetrazione russa in tutta l'area, a partire dalla Serbia. "C'è una possibile influenza russa e noi dobbiamo rispondere a quel tentativo di avanzata, avvicinando i Balcani occidentali. Io sono d'accordo su questo", ha spiegato Meloni. Ma a proposito delle critiche rivolte dalla sinistra alle posizioni filo-russe del governo ungherese di Viktor Orban, la presidente del Consiglio ha messo in guardia: "La proposta sull'Ungheria è: buttiamola fuori dalla Ue perché non ha le nostre posizioni sull'Ucraina? Questo è in contraddizione, perché la lente con la quale leggete i fenomeni è sempre quella amico/nemico. In politica estera non funziona così. Se l'Europa ragiona così è già morta, e io non la voglio uccidere", ha proseguito la leader di Fdi rivolgendosi ai banchi dell'opposizione.
Sul tavolo del summit alcune questioni cruciali come la sicurezza e la gestione della migrazione. Ma soprattutto si parlerà del piano di crescita, avviato nel 2023 per favorire l'integrazione dei Paesi dei Balcani nel mercato unico dell'Ue, incentivando le riforme necessarie. Secondo la Ue, il piano potrebbe raddoppiare la crescita economica nella regione nei prossimi dieci anni, a condizione però che i partner attuino le riforme promesse. Sempre oggi la premier incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky insieme ad altri leader europei e al segretario generale della Nato, Mark Rutte: la riunione dovrebbe tenersi in serata.
- 13:37 - Fisco: Barelli, 'per taglio Irpef impegno per gennaio'
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - "Si è preferito posticipare l'intervento sul taglio delle aliquote Irpef in attesa di una definizione complessiva del concordato fiscale, già quotato a una somma inferiore ai 2 miliardi, una somma importante, circa 1,8 miliardi. La volontà dei leader, una volontà comune in un percorso indicato da Forza Italia, è per il taglio dell'aliquota per i redditi fino a 50mila euro. Un impegno che verrà verificato nei primi mesi di gennaio. Questo è l'impegno che Antonio Tajani, insieme ai leader, ha preso senza in questo momento incidere sui conti lo Stato ma in attesa di questo dato". Lo dice Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, durante la conferenza stampa per fare il punto sulla manovra.
"Quando avremo certezza della disponibilità economica sarà facile trovare lo strumento di carattere giuridico e amministrativo, la cosa importante è tenere i conti in ordine e investire su crescita e lavoro", aggiunge.