L'ex religiosa era stata condannata a 3 anni e mezzo. Secondo il processo gli abusi cominciarono quando la vittima aveva 15 anni: si è poi tolta la vita a 26 anni, a Busto Arsizio, la sua città. La famiglia: non abbiamo mai ricevuto né le scuse né il risarcimento previsto dal giudice
E’ tornata libera Maria Angela Farè, l’ex suora condannata per gli abusi nei confronti di Eva Sacconago, che si suicidò nel 2011 a 26 anni a Busto Arsizio, in provincia di Varese. A dare la notizia è stata da “La rete degli abusi“, confermata dal padre della giovane vittima, Roberto Sacconago. Sacconago ha detto che la liberazione è avvenuta il 21 settembre scorso, nel giorno del compleanno della figlia, definendolo “un colpo al cuore e un dispiacere”. Farè ha scontato per intero e senza benefici la condanna a tre anni e sei mesi. Gli abusi – secondo quanto emerso dal processo – erano cominciati quando Eva Sacconago aveva 15 anni. Agli atti anche diversi diari in cui raccontava la sua relazione con l’allora suora.
La vittima – scrissero i giudici – subì “violenze sessuali vere e proprie nel 2010 e 2011 e comportamenti che avrebbero minato la stabilità psichica di chiunque”. Il sito dell’agenzia Agi scrive che ai legali della famiglia la difesa dell’ex suora ha fatto sapere che non può risarcire perché è “incapiente”. Il padre di Eva Sacconago ha sottolineato in queste ore come la famiglia non abbia mai ricevuto delle scuse personali da Farè né il risarcimento di 50mila euro previsto dal giudice. “Sappiamo – dice – che i giudici le hanno inflitto come pena accessoria l’interdizione dal frequentare ambienti con minori e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per 5 anni ma non siamo tranquilli e abbiamo paura che possa rifare con nostra figlia quello che ha già fatto”. L’ordine a cui apparteneva Farè – la congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice – fu assolto.