La scossa viene dal libro scritto dai giornalisti Christoph Franceschini e Arthur Oberhofer che si basa sulle intercettazioni telefoniche di alcuni tra i maggiori protagonisti della vita politica altoatesina: oltre alla Südtiroler Volkspartei, spicca il ruolo del vice-governatore Giuliano Vettorato, ma anche gli interventi di Roberto Calderoli e del segretario Matteo Salvini
“Quattro o cinque bottiglie buone” da portare al leghista Giuliano Vettorato, fresco di nomina a vice-governatore della Provincia di Bolzano. “Bravo, è una buona idea, cazzo”, il commento di Mariano Vettori, direttore della società per azioni Sad. È l’ultimo atto del racconto di come la Lega sia stata coinvolta nel complotto politico-imprenditoriale che ha spaccato Bolzano e la Südtiroler Volkspartei, tanto da avere un assessore alla sanità, Thomas Widmann, che si presenta in giunta nonostante il presidente Arno Kompatscher gli abbia già tolto le deleghe. Un racconto in cui le vicende interne al partito altoatesino e gli affari della Sad (che puntava a ottenere il rinnovo della concessione del trasporto pubblico in Alto Adige) s’intrecciano con gli interessi del Carroccio, in cui entrano anche il senatore Roberto Calderoli e il segretario Matteo Salvini.
IL DOSSIER STELLA ALPINA – La scossa viene dal libro scritto dai giornalisti Christoph Franceschini e Arthur Oberhofer che si basa sulle intercettazioni telefoniche di alcuni tra i maggiori protagonisti della vita politica altoatesina, tratte da un’inchiesta per peculato relativa a un paio di funzionari pubblici. La Squadra Mobile di Bolzano ha pedinato, ascoltato e fotografato incontri, raccogliendo dichiarazioni sicuramente compromettenti sul piano politico, anche se non pare abbiano dati il via ad ulteriori inchieste penali. Ma il condizionale è d’obbligo, perché quando soggetti privati chiedono e promettono aiuto a soggetti pubblici, il confine tra legalità e illegalità si fa sottile.
I PERSONAGGI – Innanzitutto ci sono gli uomini della Sad, che voleva mantenere la gestione dei trasporti in Alto Adige: Ingomar Gatterer (proprietario e amministratore delegato), il direttore Mariano Vettori e Luis Durnwalder, per 25 anni presidente della Provincia Autonoma e poi consulente della società. Sul fronte politico troviamo due barricate. Da una parte il governatore Arno Kompatscher, che punta su Daniel Alfreider quale assessore, ma anche l’avvocato Karl Zeller (vice del partito). In casa Svp (il presidente è Philipp Achammer) sull’altro fonte ci sono Thomas Widmann che ambisce a fare l’assessore alla mobilità e l’obmann bolzanino Christoph Perathoner. Tra il 2018 e il 2019 Sda trova sponsor anche in casa della Lega, che diventa alleato di giunta di Svp. Ecco l’onorevole Filippo Maturi (eletto in Lazio in un collegio sicuro, amico di Andrea Crippa e vicino a Matteo Salvini), il vice presidente della Provincia nonché Commissario altoatesino Giuliano Vettorato, l’assessore Massimo Bessone (il più votato nel 2018) che si è visto soffiare il posto da Vettorato, e la consigliera Rita Mattei. In casa leghista troviamo anche l’ex ministro Roberto Calderoli, regista dell’operazione che porterà la Lega al governo in Alto Adige.
CONTRO KOMPATSCHER – Una parte di Svp rema contro il presidente uscente. Nel brogliaccio della Questura, il 26 novembre 2018 Widmann dice a Gatterer che “spera di diventare assessore alla mobilità, ma la vede dura; dice che il presidente è debole e ha fatto numerosi danni durante la sua carriera politica (Sad, aeroporto…)”. Perathoner parla con Gatterer: “Tante persone (Kompatscher, Achammer) non le può vedere. Dice che Alfreider è un tipo sporco e losco e che farà di tutto per mantenere il posto”. In un’altra telefonata, con Durnwalder, Gatterer “dice di essere stato il primo a dire pubblicamente che Kompatscher è uno stupido”. Annotazione del questurino: “Durnwalder se la ride”.
ASSESSORATO MOBILITÀ – Il chiodo fisso di Gatterer, che il 23 ottobre 2018 parla con Widmann, è controllare l’assessorato alla Mobilità: “Gatterer gli fa gli auguri per la rielezione e dice che spera che diventerà il nuovo assessore per la mobilità, sperando in una buona collaborazione. Widmann dice: bisogna vedere. Gatterer risponde dicendo che lui gli risolve i problemi e potrebbe fare una bella figura come politico. Poi Widmann chiede della gara d’appalto e Gatterer risponde che è meglio non parlare per telefono, visto che lui viene spesso intercettato. Dice che se verrà incaricato Alfreider, lui continuerà la guerra con la Provincia”. Un’ora e mezzo dopo, Durnwalder relaziona a Gatterer di una telefonata con Widmann, il quale “farà di tutto per diventare assessore, circostanza che porterebbe alla soluzione dei problemi fra la provincia di Bolzano e Gatterer in 30 minuti. Durnwalder dice che sarebbe ottimo perché Widmann è sotto il suo controllo, e che cercherà di trovare contatti all’interno della Lega”. In un’altra chiamata, Durnwalder, a proposito dell’appalto, aggiunge che “il problema sarà che il Landeshauptmann (Kompatscher, ndr) si metterà sempre in mezzo… Widmann sarebbe meglio perché non si fa mettere i piedi in testa”.
STRANE MANOVRE – Un brogliaccio sintetizza un tentativo di muovere la stampa per bloccare l’ascesa di Daniel Alfreider. Il direttore Sad, Mariano Vettori, chiama Gatterer il 12 dicembre 2018: “Dice che domani sulla prima pagina di FF (settimanale in lingua tedesca, ndr) c’è Daniel Alfreider che ha ottenuto la proprietà di case, di malghe e aggiunge ‘quello deve prendere la Lega’”. Gatterer chiede se quelli della Lega “possono fare uno scritto che non accettano un assessore così e Mariano lo sconsiglia perché Sad non deve fare lotta politica, queste cose le deve fare la politica”. Parlano anche di un possibile rinvio a giudizio, in realtà poi Alfreider verrà assolto.
ENTRA LA LEGA – Durnwalder nel dicembre 2018 racconta all’imprenditore Gatterer (che vive in un castello) “della riunione appena avuta con il neo consigliere provinciale della Lega Bessone, dal quale ha saputo che quest’ultimo ambisce a diventare assessore alla mobilità. Gli racconta anche di aver ricevuto una visita del consigliere Alfreider interessato all’assessorato alla Protezione Civile, mentre anche Widmann vorrebbe la mobilità… Gatterer si dichiara assolutamente contrario alla nomina di Alfreider alla mobilità. La conversazione si chiude con Durnwalder che assicura il suo continuo interessamento a favore di Gatterer per far nominare alla mobilità un assessore a loro favorevole, anche tramite il senatore della Lega Calderoli”.
GUERRA DI POTERE – Un colloquio tra il direttore Mariano Vettori e Gatterer è illuminante, mentre si muovono le pedine per la nuova giunta. “Mariano dice che Vettorato gli ha spiegato che la Lega ha una lotta di potere interna. Sono in tre Mattei, Bessone e suo nipote Carlo Vettori che vogliono fare tutti e tre da soli. Una parte della Svp sta facendo regali a tutti, ad esempio al nipote di Vettori avrebbero offerto un posto nel cda di Strutture Trasporto Alto Adige. Vettorato ha detto che è giunto ora da Milano dove era stato con Calderoli e quest’ultimo avrebbe detto di fargli lasciare fare i giochini che poi sarebbe giunto lui a Bolzano… Mariano Vettori dice che il dottor Calderoli è il commissario centrale della Lega ed è molto amico di Luis (Durnwalder) e quindi accenna che sarebbe opportuno che Gatterer ne parli con Luis”.
CALDEROLI A BOLZANO – Effettivamente Calderoli arriva nel capoluogo dell’Alto Adige il 5 gennaio 2019. In quel momento i suoi rapporti con Kompatscher sono ai minimi storici, per via della riforma costituzionale che, ridimensionando il Senato, riduce il numero di seggi a disposizione della Provincia di Bolzano. Achammer, presidente della Svp, ne approfitta e prima dell’incontro istituzionale organizza un vertice privato con Calderoli all’hotel Laurin: presenti anche Luis Durnwalder e il senatore Meinhard Durnwalder. Gli autori del libro spiegano che si tratta di una trappola per far sfigurare Kompatscher, che però non abbocca e pazientemente aspetta nel suo ufficio, fino a quando non è Calderoli a presentarsi da lui. In quella giornata si chiude, ancora informalmente, l’accordo tra Svp e Lega per il governo della Provincia di Bolzano.
L’INCONTRO CON SALVINI – Cinque giorni dopo, il 10 gennaio, i quattro consiglieri leghisti in Alto Adige incontrano Matteo Salvini a Roma. Il ministro dell’Interno “annuncia che Massimo Bessone e Giuliano Vettorato entreranno in Giunta”. Il 14 gennaio Kompatscher annuncia che il nuovo assessore alla Mobilità non è Vettorato, bensì Daniel Alfreider. Resta però la battaglia sul posto di vice-governatore: Kompatscher offre la carica a Bessone, ma secondo gli autori del libro è lo stesso Salvini a pretendere che quel ruolo vada a Giuliano Vettorato. Si compierebbe quello che avevano previsto il direttore della Sad Vettori e Daniele Amadei, referente del parlamentare leghista Maturi in una precedente conversazione intercettata: “Vogliono tagliargli le gambe solo all’ultimo momento”.
LE BOTTIGLIE PER VETTORATO – Il 6 gennaio 2019 Vettorato aveva chiamato proprio Vettori per rassicurarlo: “L’unica competenza che abbiamo chiesto è stata la mobilità“. Non andrà così. Ma intanto il leghista è diventato il numero 2 della Provincia. A fine gennaio Sad ha ricevuto da la relazione finale dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Gatterer e Vettori discutono su come reagire e si ricordano di Vettorato. Gatterer dice: “Metterei sicuramente la questione sulla scena politica. Ne parlerei con Vettorato”. Vettori è d’accordo e vuole incontrarlo subito: “Gli porteremo quattro o cinque bottiglie buone. Bravo, è una buona idea, cazzo”.