La scuola cambia di nuovo le sue regole ma ancora una volta non mancano le contraddizioni e i problemi. Con la fine dello stato di emergenza, dal 1° aprile anche per gli studenti e gli insegnanti le regole si alleggeriranno anche se in maniera light. Novità che portano con sé polemiche anche all’interno della stessa maggioranza di governo. La prima a farsi sentire è proprio la presidente della Settima commissione della Camera, l’onorevole M5s Vittoria Casa: “Da un lato si conferma l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, dall’altro si stabilisce che il personale ‘non vaccinato’ può tornare a scuola per essere utilizzato in non meglio definite ‘attività di supporto all’istituzione scolastica’”. A oggi non si sa se queste attività saranno di supporto alle segreterie, alle biblioteche o ad altro (come se i luoghi scolastici non fossero comunque frequentati dagli alunni o da personale magari fragile) così come non si sa se l’impegno sarà di 18, di 24 o di 36 ore. Altro nodo sollevato dalla deputata del Movimento 5Stelle: “Il problema maggiore è che questo personale docente continuerà ad essere sostituito da personale a tempo determinato pagato con fondi attinti dal capitolo per la valorizzazione dei docenti. Si tratta di risorse confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, una voce sostanzialmente incrementata dall’intervento parlamentare in legge di Bilancio proprio per la valorizzazione del merito, quindi per quei docenti che quotidianamente lavorano in classe e si sono vaccinati”. Infine il tema mascherine: sui bus la Ffp2, in aula la chirurgica. Ecco, intanto, le nuove regole per le scuole di ogni ordine e grado.
In tutte le istituzioni del sistema educativo, scolastico e formativo
Mascherine
Resta l’obbligo di utilizzo di mascherine di tipo chirurgico (o di maggiore efficacia protettiva), a parte i bambini fino a 6 anni di età e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso delle mascherine. Quest’ultima va indossata anche sui mezzi di trasporto e sugli scuolabus (di tipo Ffp2 fino al 30 aprile 2022). Unica eccezione: le attività sportive, in palestra si può non indossare.
Distanziamento
Il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici non lo consentano, resta tra le raccomandazioni del ministero.
Temperatura
Resta fermo, in ogni caso, il divieto di accedere o sostare nei locali scolastici se si è positivi al Covid o se si presenta una sintomatologia respiratoria e una temperatura corporea superiore ai 37,5°.
Viaggi d’istruzione
Sarà possibile svolgere uscite didattiche e viaggi d’istruzione, compresa la partecipazione a manifestazioni sportive.
Green pass
Fino al 30 aprile si potrà entrare a scuola solo esibendo il green pass cosiddetto ‘base’ (vaccinazione, guarigione o test).
Gestione dei casi di positività
Cosa succede nelle scuole dell’infanzia?
In presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni nella stessa sezione/gruppo classe, le attività proseguono in presenza e per docenti ed educatori, nonché per i bambini che abbiano superato i sei anni, è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Cosa accade negli altri cicli d’istruzione?
In presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività proseguono in presenza e per i docenti e gli studenti che abbiano superato i sei anni di età è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il soggetto positivo. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In questo caso l’esito negativo del test è attestato con autocertificazione.
Didattica a distanza e integrata
Gli alunni delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e del sistema di istruzione e formazione professionale, in isolamento per infezione da Covid, possono seguire l’attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata su richiesta delle famiglie o dell’alunno maggiorenne accompagnata da specifica certificazione medica che attesti le condizioni di salute dell’alunno. Si rientra in classe solo con la dimostrazione di aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.
Resta l’obbligo vaccinale del personale?
Si fino al 15 giugno. Secondo il decreto pubblicato, la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. Nel caso in cui non risulti l’effettuazione della vaccinazione o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, il personale docente ed educativo sarà invitato a produrre, entro 5 giorni, la documentazione comprovante “l’effettuazione della vaccinazione oppure l’attestazione relativa all’omissione o al differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dalla ricezione dell’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale”. In caso di mancata presentazione della documentazione e di inosservanza dell’obbligo vaccinale il personale docente ed educativo non adempiente sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica. Non andrà, dunque, in classe ma tornerà a lavorare.
Organico Covid
Viene prorogato, in base al decreto legge pubblicato lo scorso 21 marzo 2022, fino alla fine delle lezioni, entro il 15 giugno 2022, salvo che per le scuole dell’infanzia statali nelle quali il termine è prorogato fino e non oltre il 30 giugno.