Calcio

Domeniche bestiali – De Rerum Verdura: quando in panchina non siede un brocco(lo)

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Cabala, bucolicità, irragionevolezza. C’è un saggio di tutto ciò che è “Domeniche Bestiali” in questo episodio della nostra rubrica: sarà la primavera che porta il risveglio dei bestiali spiriti sui campi di provincia e non solo. Da Sud a Nord, infatti, da veri e propri dipinti simbolo di tutto ciò che è il calcio pane e mortadella (vegan edition in questo caso), a graffiti di nuova generazione che tuttavia indispettiscono gli arbitri in veste di critici d’arte. Poi l’importanza dei numeri e un saggio di brutalità agreste.

OLIO SU VERDURA
Eh sì, forse quella che arriva da Battipaglia, provincia di Salerno, e che ci ha gentilmente concesso la pagina Facebook Calcio – Ultimi Romantici di Andrea Dezi è forse la foto simbolo di questa rubrica. Allo stadio Pastena dove di lì a poco andrà in scena una gara di Promozione, Pro Sangiorgese – Giffonese: il padre dell’allenatore ospite, un arzillo vecchietto, raccoglie cicoria selvatica ai margini dell’impianto, poi tranquillamente va in panchina e inizia a pulirla, sacrificando senza esitazioni la sua giacca per poggiarvi la verdura pulita. Un dipinto magnifico. Il calcio che ci piace insomma… come ci piacerebbe pure quella cicorietta saltata in padella con due acciughe e un po’ di olive nere.

HA FATTO 12
Eh sì, il 12 è un numero molto importante: nella Bibbia, nella Kabalah e anche nella smorfia napoletana. E’ pure il numero di bestemmie che secondo l’arbitro avrebbe pronunciato il mister dell’Ascoli, Andrea Sottil, multato di 1250 euro. E insomma, da un lato Sottil, dall’altro l’arbitro che mettendosi a contare ha interpretato a pieno la smorfia napoletana (il 12 è il soldato). Il mister si è giustificato dicendo che non è sua abitudine, e che in ogni caso ha usato espressioni simili ma non blasfeme: restando al napoletano, è giusto avvertire Sottil che utilizzare il nome di Diego invano non è fraintendibile, è proprio blasfemo…e stando ad Ascoli pure quello di Hugo.

ARTE MODERNA
Dall’arte classica del signore con la cicoria all’arte moderna di cui si è fatto uso in Liguria. Curiose infatti le motivazioni della multa da 300 euro comminata al Progetto Calcio Ceriale, squadra di Promozione: “Per aver indossato la squadra una muta di maglie con sopra raffigurato un dito medio alzato, nel caratteristico gesto offensivo, simbolo di un locale e sponsor della squadra stessa”. Non è piaciuta quella maglietta all’arbitro, che per l’occasione ha vestito i panni di un critico d’arte d’eccezione, il Sergente Hartman di Full Metal Jacket nella battuta: “Sei talmente brutto che sembri un capolavoro d’arte moderna”.

CALCIO SPAZZATURA
E sempre restando in Liguria scopriamo qualcuno che, nei gesti d’intemperanza tanto cari a questa rubrica, aggiunge originalità rispetto ai soliti tackle/pugni/insulti: facendo Hulk con un bidone della spazzatura. Per questo è stato squalificato per tre turni Daniele Bencivenga del Via dell’Acciaio Fc di Promozione: “A fine gara, in prossimità del corridoio antistante gli spogliatoi, sollevava un bidone della spazzatura per lanciarlo verso alcuni calciatori avversari, non riuscendo nell’intento per il pronto intervento dei propri dirigenti”. Allegoria abbastanza chiara del messaggio che Bencivenga avrebbe voluto lanciare (anche in senso fisico) sugli avversari, che è pari pari quello della signora Gentile di Sorrentino alla comitiva con cui rifiuta di sedersi.