Ha fatto “un’analisi errata della minaccia russa in Ucraina” e quindi dei rischi dell’invasione poi attuata da Putin. Con queste accuse in Francia è stato licenziato il direttore dell’intelligence militare Éric Vidaud che era in carica da appena sette mesi. Al generale, scrivono i media francesi, vengono contestate “mancanze” di informazioni sulla possibilità che la Russia attaccasse l’Ucraina. Citando una fonte interna al ministero delle forze armate, la testata francese l’Opinion riporta che Vidaud è stato licenziato a causa di “briefing insufficienti” e una “mancanza di padronanza delle materie”.
Il capo di stato maggiore della difesa francese, Thierry Burkhard, ha riconosciuto in un’intervista a Le Monde che il licenziamento è avvenuto quando i servizi segreti francesi – compreso Vidaud – si sono resi conto di aver fatto, nei mesi scorsi, un’analisi scorretta e che andava contro la valutazione degli Stati Uniti. A Vidaud sarebbe stato detto che avrebbe dovuto lasciare il suo incarico la prossima estate, ma il generale ha preferito anticipare lasciando immediatamente l’istituzione militare.