L'amministratore delegato del servizio pubblico ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Novità anche nei palinsesti estivi: "
Papa Francesco sarà su Rai1 la sera di Pasqua in un viaggio inedito nel Vangelo con il contributo di Roberto Benigni. È l’amministratore delegato del servizio pubblico Carlo Fuortes ad annunciare la notizia in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Si tratta della storia di alcuni personaggi del Vangelo raccontata dal Papa anche attraverso i grandi capolavori dell’arte. E con un contributo di Benigni. Una produzione del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede in collaborazione con Rai Cultura, in linea con un’idea di servizio pubblico che in questi anni si è dimostrato insostituibile dalla pandemia alla guerra”.
Novità in arrivo nei palinsesti estivi: “Dall’estate partirà L’almanacco: una striscia nella fascia preserale su Rai2 condotta da Drusilla Foer. Sempre su Rai2 si sperimenterà un nuovo talent dedicato agli artisti di strada, sulla scia del successo dei Maneskin che si esibivano a via del Corso a Roma. Mentre a Giorgio Zanchini (Radio anch’io) abbiamo proposto una prima serata, il martedi su Rai3, in estate: un programma di approfondimento giornalistico”. Per restare in tema talk si continua a lavorare a una striscia informativa in onda nell’access prime time su Rai3: “Puntiamo a un progetto innovativo che parta in autunno.”
Fuortes deve fare i conti con le polemiche nate dopo il caso Orsini, docente della Luiss che “CartaBianca” voleva scritturare per sei puntate per un totale di dodicimila euro, e più generale con i compensi per ospiti ed esperti nei talk show: “Può essere offerto al pubblico il ventaglio più ampio di opinioni anche senza pagamenti. Se si crede nelle proprie idee, lo si fa con o senza gettone di presenza. Meritano rispetto sia l’autonomia di testate e programmi sia l’adozione di criteri di opportunità. Ne abbiamo parlato in consiglio, e con il direttore degli Approfondimenti, Mario Orfeo, abbiamo valutato che sarebbe opportuno fornire regole generali.”
La mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali del Qatar per ora non dovrebbe portare alla cessione dei diritti: “I Mondiali di calcio, e ancora di più le Olimpiadi, non sono mai operazioni commerciali che consentono un ritorno pubblicitario in grado di coprire il costo dei diritti acquisiti o, addirittura, fare reddito. Sono parte del servizio pubblico che Rai offre al Paese. L’estate scorsa tutta Italia si è emozionata con la Nazionale di calcio o gli ori di Jacobs e Tamberi. E anche se gli azzurri non sono classificati, al momento non c’è nessuna cessione: tutte le partite andranno su Rai1, Rai2 e RaiSport”, ha aggiunto l’amministratore delegato della Rai.
Il dirigente si è detto soddisfatto della copertura della Rai della guerra tra Russia-Ucraina: “Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro. Sia i Tg che le trasmissioni di approfondimento. Nel descrivere quanto accade la Rai sta contribuendo ad aumentare tra gli italiani la consapevolezza su questa guerra che coinvolge tutti noi. Gli ascolti ripagano? Sì. Se per esempio prendiamo il Tg1, a marzo di quest’anno l’edizione pomeridiana ha guadagnato, sul marzo 2021, uno 0,22% e la serale è a -0,01%. Quanto agli speciali, non c’è un termine di paragone. Quello della mattina dalle 7 alle 9 va molto bene, con punte del 22%.”
Fuortes si gode intanto il successo di Sanremo 2022: “Amadeus ha creato un nuovo format con una scelta musicale ampia e coraggiosa che ha convinto anche i giovani. Milioni di italiani hanno assistito su tv, radio, tablet, cellulari a una competizione in cui, per citare un esempio, Drusilla Foer ha rivendicato il valore rivoluzionario della capacità di ascoltare gli altri. Per questo ho chiesto a Amadeus di restare altri due anni, puntando a crescere ancora”.