Viaggi

Cuba, l’isola dall’anima autentica

La luce vibrante dei Caraibi illumina un passato che si fa presente e si fonde con una natura tropicale incantevole e rigogliosa.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Esiste un angolo di mondo dove tutto sembra fermo nel tempo, nonostante le lancette dell’orologio divorino i giorni trascorsi tra le sue meraviglie. Questa è una vacanza a Cuba, una destinazione che unisce il piacere della spensieratezza tra spiagge e mare da sogno, con il gusto della conoscenza e dell’avventura, quella di un vero e proprio viaggio nel tempo. Un’isola generosa dall’entroterra verdissimo e dai lunghi nastri di sabbia che delineano il turchese del mare, la bellezza dei piccoli centri patrimonio Unesco e il fascino anacronistico della capitale, La Habana, ferma agli anni ’50, simbolo della ribellione alla società consumistica occidentale. Una vita che brulica tra le piazze e le vie, scampoli di quotidianità tra le case coloratissime e i palazzi antichi in stile barocco e art decò, incantevoli camei di un passato coloniale. Vita vissuta tra passi di danza e nuvole di Cohiba mentre l’eco della musica dal vivo fa da colonna sonora alla quotidianità e ai giovani che si pavoneggiano lungo il Malecón, il lungomare dove scorre la vita. L’Avana è ricca di suoni e colori, una rivelazione di miti e identità, tra murales, statue e inni alla libertà dei grandi a carattere cubitale: la figura immortale di Che Guevara e l’eredità di Fidel Castro sono scolpite nella pietra e nella mentalità dell’isola.

La natura incantata della “Isla hermosa”

La terra più bella che l’occhio umano abbia mai visto”. Così scrisse Cristoforo Colombo quando scoprì l’isola, la più grande del Mar dei Caraibi. Cuba incanta il viaggiatore, oggi come allora, uno spettacolo di spiagge candide, mare cristallino e sole tutto l’anno, basti pensare a Varadero, 23 km di sabbia color madreperla situata nella costa settentrionale, quintessenza del relax caraibico per eccellenza dove vivere una vacanza all’insegna del divertimento. Il lungomare è una costellazione di localini nei quali degustare Rum invecchiato o una salutare acqua di cocco appena raccolta dalla pianta, dove ballare salsa, rumba, bachata o conga, o semplicemente deliziarsi con piatti di pesce freschissimo, dal mare alla tavola. Nell’area di Varadero si trovano alcune delle spiagge più belle dell’isola puntellate da grandi resort, ma basta esplorare il litorale nord per scovare degli angoli selvaggi riparati da palme ombrose, e incantevoli isole incontaminate a poca distanza dalla costa dove si svelano alcune delle spiagge più belle di Cuba come Playa Pilar e Cayo Guillermo che sedussero anche Ernest Hemingway, gioielli tropicali nella provincia di Ciego de Ávila, lo spartiacque tra est ed ovest dell’isla. Il mare turchese di Cuba è disseminato da centinaia di “cayos”, isolotti di varie dimensioni ad un passo dalla barriera corallina, paradisi vergini dall’acqua trasparente ricchi di mangrovie e flora e fauna endemica, non è un caso se Colombo li chiamò “Giardini della Regina”, un vero eden per gli appassionati di birdwatching. Se siete alla ricerca di spiagge da sogno, la zona di Baracoa situata nell’estremo est di Cuba è davvero incantevole. Qui spunta la mezzaluna candida di Maguana frequentata soprattutto da locali che arrivano a bordo delle loro lucidissime auto retrò. Tra i litorali più belli a sud dell’isola annotate Playa Ancón, un nastro di sabbia bianca che incornicia l’idillio caraibico della parte meridionale dell’isola, ad un passo dall’incantevole cittadina coloniale di Trinidad.

Cuba è un paradiso tropicale, quintessenza del relax da spiaggia, ma anche di una vacanza all’insegna del trekking e del movimento tra foreste lussureggianti, campagne sconfinate e aspre montagne, “le Galapagos dei Caraibi” come la definì lo scienziato tedesco Alexander Von Humboldt. Natura selvaggia a tratti addomesticata con rispetto e riverenza di chi la vive da generazioni come il Parque Nacional Viñales, una straordinaria area naturale e culturale di 150 km2 disegnata dalle comunità rurali, un mosaico di coltivazioni, dal caffè al tabacco, dalla canna da zucchero alle piantagioni di banane. Un patrimonio Unesco che descrive la perfetta convivenza dell’uomo con la madre Terra.

Le cittadine, specchio dell’identità cubana

Cuba non può essere una vacanza di solo mare e natura, perdereste l’altra anima di una delle destinazioni più interessanti del pianeta. Lasciatevi ispirare dalle proposte Turisanda e dagli itinerari flessibili di Presstour per andare alla scoperta del patrimonio culturale, indossate pure le infradito da spiaggia o gli scarponcini da trekking ma non perdete la bellezza dei piccoli centri dell’entroterra e di quelli affacciati sul mare. Trinidad è come un museo a cielo aperto, uno straordinario esempio di architettura coloniale color pastello ferma nel tempo e perfettamente conservata. Una “città dello zucchero” patrimonio Unesco, fondata da Diego Velasquez nel 1514 e sviluppata grazie alla ricchezza della produzione di questa dolce materia prima. A poca distanza, anch’essa sulla costa meridionale, spunta la bella Cienfuegos, conosciuta come la “Perla del sur” per le raffinate atmosfere francesi dall’anima caraibica, inscenate in un’architettura coloniale di inizio ‘800. Addentratevi anche nel cuore dell’isola dove si estendono i verdi pascoli della provincia di Camagüey, qui sorge l’omonima città gioiello, un patrimonio Unesco dal fascino cosmopolita che si rivela molto simile ad un labirinto per la particolare urbanistica di viuzze strette e vicoli tortuosi su cui si affacciano eleganti palazzetti coloniali. I piccoli centri dell’isola racchiudono le tradizioni più autentiche perfettamente conservate con orgoglio, sfaccettature di una cultura ricca e coinvolgente come le “fieste calienti” della seconda città del paese, la spumeggiante Santiago de Cuba, persa nel montuoso est dell’isola. Caotica ma estremamente affascinante, più vicina ad Haiti e alla Repubblica Dominicana che all’Avana. La città è una mescolanza di genti, di usi e costumi. Fidel la trasformò nel palcoscenico della campagna nazionalista lasciandole un’eredità storica indissolubile. Lo stesso destino ebbe Santa Clara, il centro geografico dell’isola, cuore pulsante della rivoluzione cubana. Una città che non brilla per le bellezze architettoniche ma per l’identità del popolo cubano legata al mito del comandante Che Guevara che tutt’oggi ispira migliaia di studenti eruditi, così l’anima del paese.

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