Caciocavallo al posto del cioccolato e soppressata al posto della sorpresa. Arriva l’uovo di Pasqua dei sogni per chi ai dolci preferisce invece il salato. L’idea è venuta a un caseificio del Vallo di Dianno, al confine tra la provincia di Salerno e la Basilicata, più precisamente al Caseificio Sant’Antonio di Sala Consilina, che quest’anno ha deciso di rivisitare uno dei simboli della tradizione pasquale. Si chiama Uovo di Caciocavallo Emigrante, ed è un omaggio all’ingegnoso stratagemma inventato nel ‘900 dagli emigranti italiani negli Stati Uniti: dal momento che per motivi di igiene era vietata l’importazione negli Usa di salumi, questi avevano pensato bene di nasconderli all’interno dei formaggi, così da eludere i controlli.
All’apparenza, sembra proprio il tipico uovo di Pasqua: ovale e perfettamente incartato, è irriconoscibile. La scoperta arriva quando lo si scarta: dentro c’è infatti un caciocavallo di latte vaccino da 1,5 chili, ripieno di soppressata del Vallo di Diano, prodotto simbolo del territorio fatta con carne di suino lavorata ‘a punta di coltello’ e aromi. Neanche a dirlo è stato un successo, tanto che al momento l’Uovo di Caciocavallo Emigrante (in vendita a 28 euro) è andato tutto esaurito: sul sito del caseificio è indicato che gli ordini riprenderanno lunedì 11 aprile.