Musica

Maurizio Carucci a FqMagazine: “La guerra è una sciagura e critico sia la Russia che l’Occidente. Gli Ex-Otago? Una grande storia d’amore che ha bisogno di pause”

Il cantautore presenta il suo primo disco da solista ma rassicura i fan degli Ex-Otago che non ha lasciato il gruppo. Oltre che musicista, Carucci è anche viaggiatore e contadino e nel 2011, insieme alla sua compagna, ha fondato Cascina Barbàn in provincia di Alessandria: “Nella natura e nel viaggio ho trovato il mio equilibrio”

Respiro” è il primo album solista di Maurizio Carucci degli Ex-Otago. Il cantautore ha deciso di prendersi una pausa dalla band (“anche se stiamo già lavorando a nuova musica assieme”) e dal buen retiro in campagna ha scritto un album pieno di riflessioni sulla libertà, le origini, la solitudine e la follia degli uomini che combinano sciagure. Il progetto discografico è stato anticipato dal podcast “Vado a trovare mio padre – Vita. Sogno. Viaggio”, il racconto della della biciclettata dal Piemonte alla Puglia alla ricerca delle sue origini. Carucci andrà in tour con una serie di appuntamenti live tra arene estive e club autunnali.

“Ritorno al passato” è una radiografia di quello che sta accadendo oggi: “in questo momento di mezzo che non odora di futuro ho bisogno di volare via”. Ti riferisci alla guerra?
In effetti questa canzone parla anche di questo momento di sciagura che stiamo vivendo. L’altro giorno sono passato dal giornalaio della mia valle e c’erano titoli dedicati ai morti per la guerra in Ucraina, all’aumento dei casi di Covid e alla peste suina… Stiamo collezionando sciagure e non posso che raccontarlo. Per fortuna questo non è un disco solo di lacrime, ma è molto fedele al presente. Spero che questa maledetta e schifosa guerra segni sono un momento di passaggio velocissimo e non si verifichi più. La guerra è sempre sbagliata e perdiamo sempre. Dovremmo avere una posizione critica non solo nei confronti della Russia ma anche dell’Occidente.

Ti sei trasferito in Val Borbera, in provincia di Alessandria. Questa scelta ha contribuito anche alla tua felicità? Ad un tuo equilibrio interiore?
In città spesso mi sono sentito solo e ancora oggi le vedo come dei giochini degli esseri umani che si sono fatti la loro giostrina. Trovo sia un po’ noiosa, ma ho sempre cercato una religione che fosse nella natura e l’ho trovata. Vivere in campagna è un sistema più complesso del contesto urbano. Ormai si trova di tutto dal colore agli odori ed è cosi che amo vivere. Ho vissuto per 20 anni a Genova, dove torno con la motoretta con la mia compagna per andare al mare d’inverno. Perché, pochi lo sanno, ma Genova ha un mare molto bello e ci sono dei posti meravigliosi.

Oggi in che stato d’animo sei?
Sono una persona inquieta, sono dieci kg sottopeso, e mi aiuta, a volte, buttarmi tutto sulle spalle. Pur vivendo questi stati d’animo sono stata una persona centrata, non mi sono fatto aiutare dagli psicologi per pregiudizio e forse non ho avuto bisogno o non non ero pronto. Mi piace il viaggio. Ne ho fatto uno lungo in bici in Puglia, il contatto con la natura e il viaggio sono stati la mia miglior medicina.

Tornerai con gli Ex-Otago?
Con loro è come una grande e bella storia d’amore che di tanto in tanto ha bisogno di attimi di pausa e di allontanarsi. Stiamo scrivendo, abbiamo in progetto un album. Insomma con loro le cose vanno bene.