Il mondo FQ

Simona Cavallaro, arrestato il proprietario dei cani-pastore che uccisero la ventenne durante un pic-nic: è accusato di omicidio colposo

L'uomo, 45enne, è il titolare di un'azienda zootecnica di allevamento di ovini e caprini. Per l'accusa ha "lasciato pascolare il gregge con al seguito un branco di cani, omettendo di vigilare sul loro comportamento": una condotta "gravemente imprudente e negligente", che manifesta "totale disinteresse" per le norme di comportamento da tenere per preservare l'incolumità altrui. Secondo l'accusa i cani hanno provocato la morte della giovane per choc emorragico
Commenti

È stato arrestato il proprietario dei cani che lo scorso 26 agosto aggredirono e uccisero Simona Cavallaro: la ragazza, ventenne, stava facendo un pic-nic con un amico in un’area adibita a Monte Fiorino di Satriano (Catanzaro), quando i due hanno visto spuntare da un bosco un gregge di pecore e, con loro, 12 cani-pastore. L’uomo, 45enne, è il titolare di un’azienda zootecnica di allevamento di ovini e caprini: è accusato di omicidio colposo, introduzione ed abbandono di animali in fondo altrui, invasione di terreni e pascolo abusivo. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, è stata eseguita dalla compagnia dei Carabinieri di Soverato. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, confermata dall’autopsia, i 12 cani hanno provocato la morte della giovane causandole uno shock emorragico dovuto alle diverse lesioni subite: l’amico che stava facendo il pic-nic con lei ha assistito all’aggressione ed è riuscito a salvarsi fuggendo, trovando riparo all’interno di una chiesetta in legno nelle vicinanze.

Il reparto investigazioni scientifiche (Ris) dei Carabinieri di Messina ha eseguito accertamenti di laboratorio sulle ciocche di peli prelevate dai cani catturati dopo l’aggressione, che hanno appurato la presenza di un “profilo genotipico sovrapponibile a quello della giovane aggredita”. L’ipotesi dell’accusa è che l’allevatore, proprietario del gregge e del branco di cani-pastore, abbia fatto pascolare abusivamente le pecore nell’area attrezzata di Satriano invadendo il terreno di proprietà del Comune. Sembra che inoltre l’uomo utilizzasse una struttura abusiva presente nell’area per mettere al riparo il gregge e i cani. Secondo l’accusa, inoltre, l’allevatore avrebbe “lasciato pascolare in sua assenza il gregge con al seguito un branco di cani, omettendo di vigilare sul comportamento dei cani e di richiamarli nel momento in cui gli stessi avevano iniziato a mostrarsi aggressivi con la ragazza, visto che non era presente”. In questo modo, l’uomo ha tenuto una “condotta gravemente imprudente e negligente”, manifestando “totale disinteresse” per le norme di comportamento da tenere – in quanto allevatore – per preservare l’incolumità altrui.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione