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Al Bano truffato, 30 casse di vino non pagate: “Falso bonifico da 2.538 euro”. La vicenda finisce in tribunale

I fatti risalgono al 2018 ma ora arriva la notizia che il prossimo maggio prenderà il via il processo, con rito abbreviato, nei confronti dell'uomo accusato di essere il responsabile della truffa ai danni del cantante di Cellino San Marco

di F. Q.

La truffa ai danni di Al Bano Carrisi finisce in tribunale. I fatti risalgono al 2018 ma ora arriva la notizia che il prossimo maggio prenderà il via il processo, con rito abbreviato, nei confronti dell’uomo accusato di essere il responsabile della truffa ai danni del cantante di Cellino San Marco. Secondo quanto riferisce il Quotidiano di Puglia, in quell’anno Francesco Vagali, 32enne di Oria, con l’aiuto di un complice, mandò una mail all’enoteca del cantante, ordinando 30 casse del suo vino per conto di una terza persona che non è stata mai identificata. Un paio di giorni dopo, era arrivata una seconda mail con copia del bonifico di 2.538 euro (tale era il valore dell’acquisto) eseguito tramite una banca con sede a Las Palmas, nelle Canarie.

Lo stesso pomeriggio arrivarono nella tenuta di Cellino San Marco due uomini, che caricarono le 30 casse di vino su un furgone e poi se ne andarono. Poi la scoperta: il bonifico non è mai arrivato. Così, Al Bano in persona si recò in caserma per denunciare la truffa. I carabinieri riuscirono poi a intercettare e recuperare le 30 casse, restituendole al cantante. A maggio il verdetto del giudice.

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