Maxi multa il Francia contro Google. Il suo Play Store è infatti finito nel mirino del Tribunale Commerciale di Parigi che ha condannato il colosso di Moutnain View a pagare 2 milioni di euro per pratiche monopolistiche. In particolare, come riferisce il quotidiano Le Figaro, la causa è stata intentata dal ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire si è conclusa venerdì con la vittoria dello Stato francese. In particolare, la questione verteva su sette clausole presenti nei contratti di distribuzione delle app stipulati dal 5 maggio 2015 al 2 luglio 2016 e che riguardano prevalentemente il rapporto tra Google e gli sviluppatori Android circa le applicazioni distribuite tramite Google Play Store.

Secondo i giudici, queste clausole impongono agli sviluppatori di fissare i prezzi all’interno di una fascia di prezzo definita da Google, oltre a permettere alla stessa Google di addebitare una commissione del 30% su ogni vendita e di utilizzare liberamente tutte le informazioni, comprese quelle riservate, fornite dagli sviluppatori senza alcuna reciprocità. Il Tribunale Commerciale di Parigi ha quindi stabilito che la società – oltre a pagare i 2 milioni di multa – dovrà rimuovere le clausole in questione entro tre mesi, pena altri 10.000 euro di multa per ogni giorno di ritardo. Da parte sua, Google sostiene di aver già modificato dal 2016 i contratti in questione e che quindi alcune clausole oggetto di contenzioso sono già state rimosse.

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