Televisione

Non è l’Arena, Massimo Giletti torna in diretta da Odessa. Corrado Formigli: “Un conduttore deve stare in studio, non andare lì per dire di esserci”

Già nelle scorse settimane Giletti era in collegamento dalla cittadina portuale ucraina e la cosa aveva sollevato un acceso dibattito, con in primis Selvaggia Lucarelli che lo aveva accusato di spettacolarizzazione e speculazione sulla guerra

di F. Q.

Massimo Giletti torna in diretta dal centro di Odessa. Nella puntata di Non è l’Arena che andrà in onda domenica 3 aprile su La7 il conduttore si collegherà con il pubblico dall’Ucraina, per documentare in prima persona la guerra in corso contro la Russia. Già nelle scorse settimane Giletti era in collegamento dalla cittadina portuale ucraina e la cosa aveva sollevato un acceso dibattito, con in primis Selvaggia Lucarelli che lo aveva accusato di spettacolarizzazione e speculazione sulla guerra.

Sul tema è intervenuto anche Corrado Formigli, conduttore di PiazzaPulita nonché collega di Giletti a La7: in un’intervista a Fanpage, è stato interrogato sulla possibilità di condurre una puntata del suo programma dall’Ucraina e, pur non essendoci alcun riferimento esplicito, è chiaro che il rimando sia proprio a quanto sta facendo Massimo Giletti. “Io credo che il collegamento in esterna debba portare un valore aggiunto e oggi quel valore aggiunto è il reportage dai luoghi che non riusciamo a raggiungere e conoscere, risvolti della guerra che non sono stati ancora mostrati”, ha spiegato Formigli.

E ancora: “Penso che oggi il ruolo di un conduttore sia quello di stare in studio e far lavorare i propri inviati da lì. Trovo meno interessante l’idea di andare lì per dire di esserci. Qualora dovessi andarci, mi piacerebbe fare qualcosa che gli inviati non sono stati in grado di fare, prendermi anche dei rischi che non mi sentirei di far correre ai miei inviati. È il motivo per cui non mi è venuto in mente di partire, ma è la mia linea sulla guerra, fermo restando che ognuno ha la propria sensibilità e lo rispetto profondamente”, ha detto il giornalista.

Proprio una delle critiche mosse al conduttore di Non è l’Arena nei giorni scorsi era stata quella di non aver fornito un valore aggiunto alla narrazione della guerra in Ucraina durante i suoi collegamenti da Odessa, anzi: “La cosa più inquietante è che vedi Giletti a Odessa che dovrebbe raccontare la guerra e improvvisamente sembra tutto il set di un film di serie B“, aveva detto Gabriele Muccino commentando la cosa.

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