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The Passenger, David Bowie in “fuga” da Los Angeles in Europa: ecco cinque curiosità che non sapete. La mostra agli Arcimboldi di Milano

Tra il 1975 e il 1976 Bowie decide di lasciarsi alle spalle l’esperienza americana, culminata con il successo dell'album “Young Americans” e le riprese del film “L’uomo che cadde sulla terra”, per tornare in Europa e rifondare la sua carriera. Con lui c'è anche l'amico Iggy Pop. In una mostra agli Arcimboldi di Milano, in anteprima italiana, le fotografie storiche di  Andrew Kent che mostrano aspetti privati e curiosità del Duca Bianco durante le tappe dell'Isolar Tour 

di Andrea Conti

A PARIGI IN VESTAGLIA E IL TRUCCO SU UN TAVOLINO DA CAFFÈ - 5/6

“A Parigi alloggiavamo tutti nello stesso albergo, il Relais Bisson Hotel Paris. Un giorno qualsiasi durante il soggiorno bussai alla camera di David Bowie. Venne ad aprirmi, si tolse la vestaglia e se ne tornò di nuovo a letto, dove penso si trovasse anche prima che bussassi. A quel punto, pur cercando di non essere invadente, mi venne naturale scattargli una foto – a colori questa volta – che posso definire indimenticabile Anche Iggy Pop era nella stanza con David. Bowie dopo essersi alzato passò parecchio tempo a rifarsi il trucco e chiacchierando con noi sul sottofondo della televisione accesa. Scrutava il suo volto con attenzione dividendosi tra una toletta improvvisata su di un tavolino da caffè e lo specchio del bagno, disegnando con calcolata maestria occhi e sopracciglia. Era una cena quasi trascendente: credo che Bowie si sia concesso in modo così intimo al mio obiettivo perché non glielo ho mai puntato in faccia”.

A PARIGI IN VESTAGLIA E IL TRUCCO SU UN TAVOLINO DA CAFFÈ - 5/6
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