PERQUISITO DAGLI AGENTI DEL KGB IN RUSSIA - 6/6
“Una volta lasciata Basilea ci muovemmo in direzione Varsavia per poi arrivare finalmente a Mosca. A Brest fummo fatti scendere dal treno su cui viaggiavamo da alcuni agenti del KGB e dovemmo lasciare i nostri bagagli nello scompartimento. In quel momento ho capito che eravamo davvero finiti in uno stato totalitario. Ci portarono in una grande stanza con le luci al neon alle pareti per dirci che non sapevano niente del nostro arrivo. Mi sentii in imbarazzo in quanto avevo fatto un lavoro preliminare per poter viaggiare nel Blocco Sovietico, lavoro che evidentemente non era stato comunicato a chi di dovere a mosca. Gli agenti di controllo confiscarono a me un numero di Playboy e alcuni libri a David tra questi testi di Goebbels e Speer” (…) a fine perquisizione misero quel che restava delle nostre cose sul nuovo treno”.
(Foto di ©Andrew Kent)