Quasi quarant’anni di carriera alle spalle (la band è nata nel 1983), una fresca stella sulla Hollywood Walk Of Fame e la voglia di stupire sempre. Anthony Kiedis, Flea, Chad Smith e John Frusciante di nuovo insieme per incidere il nuovo album “Ulimited Love”. Era dal 2006 che Frusciante (che è entrato e uscito dal gruppo dalla fine degli Anni 80) non incideva con i compagni di viaggio. La ciliegina sulla torta è anche il ritorno del produttore Rick Rubin che con la band ha sfornato album indimenticabili come “Blood Sugar Sex Magik” (disco di diamante nel 1991), “Californication” (1999), “By The Way” (2002) e “Stadium Arcadium” (2006).
“Unlimited Love” si riallaccia alle atmosfere di uno dei più bei dischi della band come “Californication”, ma con una consapevolezza diversa e con la voglia di contaminare. Tra i diciassette brani inediti c’è “These Are The Ways” con il tamburo, la dolcissima ballata “Tangelo” che chiude il disco, ma anche le venature soul di “She’s A Lover”, il jazz di “Aquatic Mouth Dance” e le percussioni di “Whatchu Thinkin’” fino al funk di “One Way Traffic”. E poi c’è anche il primo singolo “Black Summer” che è stato proprio il primo brano nato dalla mano di Frusciante. Il ritorno del chitarrista è stato fortemente voluto da tutti i componenti. “Non volevo raccontare la stessa vecchia roba che abbiamo sentito negli ultimi 50 anni della musica rock – ha detto Kiedis a Nme -. Mi è piaciuto vedere cosa c’era là fuori. Stavamo cercando di attingere a qualcosa di onesto ed emotivo. Speriamo di aver detto qualcosa che non è stato detto prima. L’evento più grande, onestamente, è stato il ritorno di John nella band. Questo è stato il cambiamento monumentale nelle nostre vite. La lavorazione del disco stava procedendo lentamente e senza una vera spinta. Sia io che Flea abbiamo espresso un desiderio: ‘Sarebbe davvero bello coinvolgere John in qualche modo in questo processo”. E così è stato. “Sembrava che riunirsi potesse essere nell’aria – ha detto Frusciante – Flea mi aveva messo in testa questa idea. Così mi sono messo seduto lì con la chitarra, pensando che non scrivevo musica rock da così tanto tempo. Posso ancora farlo?”. Così è nata “Black Summer”.
La lavorazione del disco ha conosciuto fasi alterne. Il lavoro del gruppo e del produttore Rubin si è dovuto interrompere nel 2020 a causa del Covid. Poi la ripresa nello studio a Malibu e tra le mani si sono ritrovati tutti con 100 canzoni nuove. Quindi non è affatto escluso che esca un altro disco tra pochi mesi. “Ci sentiamo freschi, come una nuova band – ha detto Frusciante -. È avvenuto un cambiamento nella visione collettiva che ha favorito la creatività. Questa volta ci siamo presi cura l’una dell’altro. Non litighiamo iù”. Gli dà manforte Kledis: “La dinamica creativa era molto sana, produttiva e creativa. A volte possiamo essere un po’ troppo competitivi e questo può portare alla discordia, ma questa volta ci siamo davvero spinti a vicenda in modo positivo. Abbiamo messo da parte il nostro ego”. La band è già pronta a partire questa estate in tour nel mondo e il 18 giugno saranno in Italia per il Firenze Rock: “Il tour è uno dei grandi test di sopravvivenza, vedremo cosa succede. Sono sempre ottimista e non vedo alcun motivo per smettere di fare quello che stiamo facendo”.
