Tempi duri per Will Smith. In pieno effetto Slapgate, la star hollywoodiana di Men in Black rischia di perdere fiducia e vicinanza dei colleghi, ma soprattutto credito e spazio nel mondo produttivo. In pratica: se l’Academy confermerà la sospensione o l’espulsione di Smith dal proprio esclusivo club per lui sarà complicato anche apparire in uno spot per chewing-gum. Hollywood Reporter ha infatti spiegato che potrebbe risultare un caso, ma a Smith è appena saltato un film. Si tratta di Fast and loose un thriller a sfondo mafia movie del quale Smith sarebbe dovuto essere l’interprete principale. La produzione targata Netflix era in fase avanzata, spiega HR, ma, ed è qui che non si capisce bene se sia davvero la prima purga per lo schiaffeggiatore della Notte degli Oscar, il film è stato sostanzialmente messo ufficialmente in stand-by dopo lo schiaffo di Smith a Rock. Poi se si va a vedere quello che è accaduto ufficialmente Fast and loose è stato bloccato pochi giorni prima la Notte degli Oscar per via del fatto che il regista David Leitch ha anteposto l’impegno di regia per Fall Guy con Ryan Gosling, targato Universal (che inizierà ad essere girato ad agosto 2022). A questo punto Netflix ha fermato la preproduzione di Fast and loose.
Insomma, la cosa potrebbe pure capitare, anche se saremmo di fronte ad un film che salta per una star che avrebbe appena vinto un Oscar come Miglior Attore. In attesa di capire se sarà il primo di un lungo stop professionale per Smith ecco sbucare online un nuovo commento di Gabriele Muccino che con e per Smith ha girato due film. La foto del post su Instagram è infatti proprio da Sette Anime con una crew storica per il cinema hollywoodiano recente. “Ho scritto a Will. Lo immagino devastato. E mi sembra ancora impossibile che tutto ciò sia successo veramente, a lui?! A Will?!”, si chiede Muccino. “Non c’è momento in cui non mi chieda come stia. Sotto la gogna del mondo intero. Una vita intera dedicata a diventare una stella del firmamento con rigore, studio, disciplina, serietà, professionalità. E 15 secondi per polverizzare tutto. Perché questo è successo”.
Muccino evoca “un Blackout della ragione” e spiega di come Smith fosse un attento calcolatore sul lavoro e nella vita: “Lui che ragiona sempre così attentamente su tutto. Non ha senso quello che gli è accaduto, però è accaduto, è irreversibile, incancellabile, e lui ne è l’unico responsabile. E io che a Will ho voluto e voglio bene davvero, non riesco a fare pace col fatto che si sia fatto saltare in aria così, senza motivo, con l’Oscar che sapeva, era nell’aria, lo aspettava a distanza di minuti”. “Una volta parlando con lui, io gli dissi che il mio carattere era talmente impulsivo che tendenzialmente avrei potuto iniziare a correre per decidere durante la corsa dove andare – conclude -. Lui mi disse che ero pazzo. Che lui non poteva far nulla senza pianificare e progettare tutto prima. Mi disse che non si doveva avere un piano B. Perché il piano B ti distrae e deconcentra dal piano A. Mi disse tante cose. Illuminanti, sagge, bizzarre, potenti, colme di sentimento e intelligenza. Ti voglio bene Will – Mi dispiace davvero tanto sia andata così. TANTO”.