“Il gigante francese del lusso Chanel ha smesso di vendere i suoi prodotti a persone che intendono portarli in Russia, dopo aver chiuso i suoi negozi nel Paese”. Dopo le polemiche sollevate nelle scorse ore dalle influencer russe che lamentavano di non poter più acquistare i prodotti della griffe francese, arriva la conferma ufficiale. A riportare la notizia è la Bbc, secondo cui “le autorità russe e alcuni clienti hanno accusato l’azienda di russofobia e minacciato un boicottaggio del marchio. Ma Chanel dice che sta semplicemente rispettando le sanzioni dell’Unione europea che vietano la vendita in Russia di beni di lusso di prezzo superiore ai 300 euro (327 dollari o 250 sterline)”.
Molte aziende occidentali hanno già interrotto le operazioni in Russia dopo l’inizio della guerra in Ucraina ma Chanel ha fatto sapere alla Bbc che le sanzioni imposte dall’Ue in realtà “vietano anche la vendita di articoli di lusso a persone che intendono usarli in Russia“, motivo per cui “alcuni russi dicono di essere stati allontanati dai negozi Chanel in tutto il mondo”. Emblematico, tra questi, il caso dell’influencer russa Anna Kalashnikova, che ha detto su Instagram che le è stato impedito di acquistare prodotti Chanel a Dubai.