Lavoro & Precari

Cremona, gli operai di un macello si arrampicano su catena di montaggio per protesta: “Lavoratori in cassa integrazione ma chiamano interinali”

Si sono arrampicati sulla cosiddetta “giostra”, la catena di montaggio dove vengono appese le mezzene dei maiali, per protestare in modo plateale contro la condotta anti-sindacale dell’azienda e per l’applicazione del corretto contratto di categoria. Sono i lavoratori degli appalti e dipendenti diretti di Prosus, macello di Vescovato, in provincia di Cremona, che da mesi contestano le condotte aziendali. “I lavoratori degli appalti – denuncia il sindacato Usb – vengono messi in cassa integrazione ma nel frattempo l’azienda utilizza comunque personale interinale per mandare avanti l’attività”. Questi lavoratori, inoltre, sono contrattualizzati con il CCNL Multiservizi anziché quello prevalentemente utilizzato all’interno dell’impianto, ovvero l’Alimentari. Ciò comporta una perdita media mensile di 350/370 euro in busta paga. Il sindacato USB chiede la fine dell’applicazione della cassa integrazione ai dipendenti dell’appalto sostituiti con personale in somministrazione, la riammissione dei lavoratori sospesi, la garanzia occupazionale e l’applicazione del giusto contratto di settore in sostituzione dell’attuale Multiservizi.