Il procuratore Carlo Fucci, che coordina l'indagine, ha dichiarato che "la misura cautelare è volta a evitare la prosecuzione e la reiterazione della condotta criminosa ipotizzata e a permettere il proseguimento delle indagini senza il pericolo di inquinamento probatorio". Al momento non risulta che vi siano altre persone o dipendenti dell'agenzia coinvolte
È stato arrestato dai carabinieri il direttore provinciale dell’Agenzia delle entrate di Isernia, con l’accusa di tentata concussione ai danni del gruppo imprenditoriale Dr Automobiles, che produce e commercializza autoveicoli e fa capo all’imprenditore Massimo Di Risio. Il procuratore Carlo Fucci, che coordina l’indagine, ha dichiarato che a carico del funzionario è stato riconosciuto “un grave quadro indiziario rispetto alla commissione del reato di tentata concussione e sono stati disposti gli arresti domiciliari presso la propria abitazione”. “La misura cautelare” ha dichiarato il procuratore in conferenza stampa questa mattina, “è volta a evitare la prosecuzione e la reiterazione della condotta criminosa ipotizzata e a permettere il proseguimento delle indagini senza il pericolo di inquinamento probatorio”.
In base a quanto ricostruito durante le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Isernia e della guardia di finanza, il direttore provinciale avrebbe richiesto sia agli amministratori delle società che al commissario giudiziale – nominato dal tribunale per una procedura sul gruppo imprenditoriale – che gli venisse garantita una “lauta ricompensa in denaro qualora si fosse astenuto da una serie di azioni dirette e indirette in danno della società, degli amministratori e dello stesso commissario giudiziale”.
Il reato che è stato ipotizzato dagli inquirenti si configura “nell’ambito di uno scambio di favori, suggerito a più riprese dal funzionario 48enne”: secondo la ricostruzione investigativa, in assenza di un riconoscimento economico per il “favore” di non mettere in atto la esigibilità delle somme dovute all’Agenzia delle entrate, le cartelle esattoriali sarebbero state regolarmente inviate. In caso contrario, il direttore avrebbe attuato comportamenti omissivi, con l’obiettivo di far ottenere alla società – sotto concordato preventivo – “importanti vantaggi in termini di riduzione dell’esposizione debitoria verso l’Agenzia delle Entrate”.
Al momento, si apprende da fonti giudiziarie, non risulta che vi siano altre persone o dipendenti dell’agenzia coinvolte. Fucci ha precisato che con l’Agenzia delle entrate la procura “ha sempre operato in stretta sinergia per la repressione dei reati di natura fiscale, e nei confronti del quale deve permanere da parte dei cittadini la piena fiducia”. La denuncia del reato in questione, che ha portato all’arresto del direttore dell’Agenzia delle entrate di Isernia, proviene da un pubblico ufficiale, che ha riferito in ambiente giudiziario nell’esercizio delle sue funzioni. I fatti denunciati sono stati supportati, ha dichiarato Fucci, “da diversi elementi probatori acquisiti durante le indagini anche tecniche”.
Nel corso della mattinata, l’Agenzia dell’entrate ha comunicato in una nota che il direttore provinciale è stato immediatamente sospeso dal servizio. L’ente ha assicurato “totale collaborazione” alla procura e ai carabinieri nell’ambito dell’indagine: “Nei confronti del dipendente l’Agenzia ha immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio, in attesa di ricevere i provvedimenti dell’autorità giudiziaria che consentiranno di assumere tutte le misure disciplinari, contrattuali e risarcitorie normativamente previste”.