Quello che colpisce di “Laura Pausini – Piacere di conoscerti” è lo sviluppo narrativo con l'artista non famosa e il lato fragile e il senso di solitudine che emergono da chi ha vissuto, invece, una esistenza piena di premi e successi planetari. Non è solo un biopic, un racconto della vita e della carriera della Pausini con molti risvolti inediti, ma è anche un film che vede al centro la stessa artista calarsi nei panni di sé stessa madre single, ceramista e cantante di pianobar. Un bel viaggio introspettivo
I due volti di Laura Pausini in un film. Come sarebbe stata la vita dell’artista se non fosse diventata una famosa artista internazionale? È lo Sliding Door dal quale è partita l’idea della stessa cantautrice per “Laura Pausini – Piacere di conoscerti”, prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios e disponibile su Prime Video. Il film è stato scritto da Ivan Cotroneo, Monica Rametta e Laura Pausini, diretto da Ivan Cotroneo e con la supervisione creativa di Francesca Picozza e con direttore della fotografia Gherardo Gossi. Quello che colpisce è lo sviluppo narrativo di Laura Pausini non famosa e il lato fragile e il senso di solitudine che emergono da chi ha vissuto, invece, una esistenza piena di premi e successi planetari. “Laura Pausini – Piacere di conoscerti” non è un biopic, ma il racconto della vita e della carriera della Pausini con molti risvolti inediti. È un film che vede al centro la stessa artista calarsi nei panni di sé stessa madre single, ceramista e cantante di pianobar. Un viaggio introspettivo. Se nella seconda parte il racconto di Laura non famosa è ben sviluppato, nella prima viene affrontata velocemente e quando appare il figlio Marcello l’effetto sorpresa rimane lì, cade a vuoto. Una decisione presa da Amazon Original in sede di montaggio che non rende giustizia al piano narrativo. Nel complesso la regia e la fotografia – oltre alla capacità recitativa dell’artista stessa, naturale ed efficace – rendono “Laura Pausini – Piacere di conoscerti” un prodotto gradevole e ben fatto.