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Ucraina, Stroehlein (Human Rights Watch): “Per perseguire crimini di guerra servono prove, va dimostrato che Putin sapeva e non li ha fermati”

“È vitale avere delle informazioni, delle prove documentate attentamente, se poi vogliamo perseguire i criminali con un’indagine. Perché per qualsiasi indagine, che sia nazionale o internazionale, la prima cosa è raccogliere le prove”. Lo ha detto a ‘Buongiorno’, su Sky TG24, Andrew Stroehlein, media director europeo di Human Rights Watch, che sulla possibilità di incriminare il presidente russo per le violenze e torture commesse in Ucraina ha aggiunto: “Bisogna mostrare una linea diretta che vada fino a Putin, che dimostri che abbia ordinato direttamente gli abusi”, anche se “questo è molto difficile da provare”. Ma c’è un altro modo, “che è quello un pochino più fattibile e che probabilmente accadrà, e” cioè “mostrare che Putin e altri ufficiali di alto livello sapevano dei crimini che venivano perpetrati, sapevano che stavano accadendo dei crimini di guerra, e non li hanno fermati, non hanno fatto alcun passo per fermarli”.