L’edizione 2022 del QS World University Rankings by Subject ha riservato più di una sorpresa. La classifica, che riporta i risultati ottenuti da 1543 università di 88 località diverse, è frutto di un’analisi comparativa indipendente delle prestazioni di 15.200 programmi universitari individuali. Tra i candidati di questo esame di dimensioni globali, comparivano anche 56 università italiane che hanno ottenuto 507 piazzamenti: 55 sono i corsi che fanno la loro prima comparsa; 210 hanno mantenuto la stessa posizione rispetto all’anno scorso; 138 quelli che hanno perso posizioni; e 104 le eccellenze promosse e salite in classifica.
Grazie al numero di posti ottenuti in questa 12esima edizione, l’Italia si piazza al settimo posto nella graduatoria mondiale. Nello specifico, La Sapienza di Roma raggiunge anche quest’anno il 1° posto a livello mondiale in Classics and Ancient History con il punteggio di 99.2. Bene anche il Politecnico di Milano, con due dipartimenti (Design e Architettura) classificati tra i primi dieci al mondo, la Scuola Normale Superiore di Pisa, che sale di un posto in classifica e si posiziona al sesto posto mondiale per gli studi classici, e la Bocconi che raggiunge il sesto posto in Business & management e il decimo in Social sciences & management.
Oltre a queste tre, tra le top 50 al mondo compaiono il Politecnico di Torino, l’Università di Milano, Tor Vergata di Roma, l’Università Guido Carli, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Alma Mater studiorum di Bologna. La Federico II di Napoli è l’unico ateneo del sud presente nel QS World University Rankings by Subjec. Tra le 56 università, ci sono quattro new entry: l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma Silvio d’Amico, l’Università della Calabria Fisica e astronomia, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli Medicina e l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti Pescara.