Musica

Renato Zero, un ‘Atto di Fede’ per la musica: “Avevo bisogno di scrivere un oratorio. Sono arrivato ad accarezzare Dio da vicino”

Il cantautore presenta la sua opera “Atto di Fede”: un libro e doppio cd. In tutto 19 brani inediti di musica sacra scritti e composti dall'artista e arrangiati e orchestrati dal Maestro Adriano Pennino per altrettanti testi, presentati come pensieri e riflessioni degli Apostoli della Comunicazione

di Andrea Conti

“Avevo bisogno di scrivere un oratorio. Sono arrivato ad accarezzare Dio da vicino”. Renato Zero torna con “Atto di fede”, una e vera propria opera che comprende libro e doppio cd, in uscita per edizioni Tattica venerdì 8 aprile in tutte le librerie, nei negozi di dischi e nei book store digitali. In tutto 19 brani inediti di musica sacra scritti e composti da Renato Zero e arrangiati e orchestrati dal Maestro Adriano Pennino, in coda anche una nuove versione di Ave Maria. L’altra novità sono i pensieri e riflessioni degli Apostoli della Comunicazione come Alessandro Baricco, Luca Bottura, Pietrangelo Buttafuco, Sergio Castellitto, Aldo Cazzullo, Lella Costa, Domenico De Masi, Oscar Farinetti, Antonio Gnoli, Don Antonio Mazzi, Clemente J. Mimun, Giovanni Soldini, il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio, Mario Tronti, Walter Veltroni. Ci sono anche le voci narranti d Oscar Farinetti, Pino Insegno, Giuliana Lojodice, Marco Travaglio, Luca Ward e Renato Zero. Le musiche sono state realizzate dalla Budapest Art Orchestra diretta da Andras Deak, e poi ancora il Coro Internazionale istituito dall’Orchestra Filarmonica della Franciacorta e le interpretazioni del vincitore di All Together Now 2021 Giacomo Voli e di Lorenzo Licitra, vincitore di X Factor 2017.

Questo è un Atto di fede non soltanto verso Dio ma nel nostro operato, nella possibilità di contagiare gli altri, di ritrovare la vicinanza. Il rapporto con Dio è sempre una cosa molto personale. È li che rifiuta di occuparsi di noi. – ha affermato l’artista durante la presentazione alla stampa nella Sala Marco Aurelio in Piazza del Campidoglio – Si è chiuso. È taciturno. E non si affaccia più nei nostri pensieri. Così le 24 ore, sono loro ad aggiudicarsi i nostri servizi ed attenzioni. Dio però è sempre più Dio. Sempre più ostinato a credere in noi. A perdonarci. Siamo le sue creature anche quando stupriamo, ammazziamo. Rubiamo. Spacciamo. Mentiamo. Perché è così indulgente e caritatevole? È semplice: perché vorrebbe guarirci! Dalla superbia. Dal rancore. Dall’insoddisfazione. Dalla mancanza di rispetto persino verso noi stessi”.

Poi un altro grande annuncio. Per la prima volta Renato Zero sbarca al Circo Massimo con Zerosettanta, quattro concerti-evento il 23, 24, 25 e 30 settembre, prodotti da Tattica, per recuperare ed estendere i festeggiamenti per il traguardo della sua cifra più tonda e celebrare con i fan i 55 anni di una carriera irripetibile. “Mi faccio gladiatore per conquistarmi ancora una volta l’applauso del pubblico – ha detto Zero -. Il Circo Massimo premia la mia romanità, ci sono giorni in cui mi sono sentito straniero a casa mia perché c’è questa invadenza della politica. Perché non mettono questo governo a Torino, saremo contenti di rinunciare a essere la capitale d’Italia, perché siamo la capitale del mondo. ogni sera cambierò scaletta. Con me ci sarà un’orchestra e avrò anche costumi originali. Anzi, forse andrebbe bene anche la foglia di fico, visto che in questi anni ho cambiato così tanti costumi che me ne rimangono pochi altri da inventare”.

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