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Carlo Cracco e la polemica sul menù “sessista”: “Accuse esagerate”. La chef Viviana Varese: “Un tempo insegnavano a scuola a dare il menu senza prezzi alle donne”

Così alcuni grandi chef replicano alla polemica sollevata nelle scorse ore dalla star della tv australiana Abbie Chatfield, che ha raccontato indignata di aver ricevuto un menù cortesia a Venezia

“Diamo lo stesso menu a tutti, salvo richieste specifiche”. A dirlo è lo chef stellato Carlo Cracco che, dalle pagine del Corriere della Sera, replica alla polemica sollevata nelle scorse ore dalla star della tv australiana Abbie Chatfield, che ha raccontato indignata di aver ricevuto un menù cortesia a Venezia. “Solo i maschi hanno il menu con i prezzi indicati? Ma questo è patriarcato!”, era tuonata sui social puntando il dito contro l’usanza tradizionale – ancora in voga in alcuni ristoranti di alto livello – di non mostrare i prezzi delle pietanze alle signore, dando per scontato che sarà il loro accompagnatore a pagare il conto.

“Nessuno si è mai lamentato con noi. Se poi un cliente esce e commenta diversamente non ci posso fare nulla – ha detto Cracco riferendosi ai suoi ristoranti -. Ma sono almeno 4-5 anni che consegniamo il menu con i prezzi a tutti, a meno che non vi sia l’esplicita richiesta di evitarlo. Prima c’era, in effetti, l’usanza di portare al tavolo un menu normale e uno di cortesia, adesso non esiste maschio o femmina, esistono solo esigenze particolari che soddisfiamo”. Quindi lo chef spezza una lancia in difesa dei colleghi veneziani: “A meno che non abbiano negato l’altro menu una volta richiesto, l’accusa di sessismo mi sembra esagerata: avranno fatto questo gesto soprappensiero”.

Sempre il Corriere, ha sollecitato sul tema anche altri grandi chef, tra cui Viviana Varese: “Un tempo si insegnava a scuola a dare il menu senza prezzi alle donne. Ma per fortuna le cose si sono evolute e oggi le clienti si incavolano. Anche la carta dei vini: va al centro o a chi la chiede, mai di default all’uomo”, ha spiegato parlando del suo ristorante “Viva”. Anche Antonia Klugmann è categorica: “L’idea che la donna non paghi è antiquata. In 17 anni non ho mai consegnato un menu senza prezzi, a meno che non me lo chiedessero. Io stessa, se fossi ospite, vorrei sapere quanto paga l’altro“.

Infine, Andrea Berton, una stella Michelin a Milano: “Noi diamo il menu “cieco” alla donna di default, come abitudine. Ma in effetti se entrano due donne lo ricevono con i prezzi. E ci capita che qualcuna, se non lo vede completo, si infastidisca, allora lo sostituiamo subito. Io personalmente lo darei a tutti con i prezzi, ci siamo anche posti il tema con lo staff di recente e abbiamo deciso di andare avanti come sempre. Ma è un po’ anacronistico anche perché, se penso alle coppie, uno scontrino su quattro lo paga la donna”.