Lo dice una nota congiunta del Ministero della Salute, Istituto superiore di sanità, Agenzia italiana del farmaco e il Comitato superiore di sanità. La somministrazione è raccomandata almeno 120 giorni dopo la terza dose
Il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità, il Consiglio superiore di sanità e l’Agenzia italiana del farmaco hanno diffuso un comunicato congiunto in cui viene raccomandata la seconda dose booster (quarta dose) agli ospiti di Rsa, alle persone con età uguale o superiore a 80 anni e ai soggetti fragili con età compresa tra i 60 e i 79 anni. La nota, firmata da Giovanni Rezza, Nicola Magrini, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, riporta la decisione presa “nell’ottica di un ulteriore consolidamento della protezione conferita dai vaccini e nel rispetto del principio di massima precauzione”.
Nel documento si raccomanda che la seconda dose di richiamo venga fatta dopo almeno 120 giorni dalla prima e con vaccino mRNA nei dosaggi autorizzati per la dose booster – 30 mcg in 0,3mL per Comirnaty (Pfizer) e 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax (Moderna). La nota ribadisce infine ‘la priorità di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata e di promuovere, richiamandone l’assoluta importanza, la somministrazione della quarta dose vaccinale in tutti i soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria’.