Nella giornata di ieri ci sono state due morti sul lavoro a distanza di poche ore, entrambe in provincia di Cuneo. La prima vittima si chiamava Domenico Manuello, era un operaio di sessant’anni: ha perso la vita cadendo da un’impalcatura. La seconda lavorava in un’azienda che produce materiali edili a Villanova Mondovì ed è rimasta imprigionata in un macchinario. Il primo incidente è avvenuto nella frazione di Roascio, un paese in collina dell’alta Langa monregalese: Manuello è caduto da sei metri di altezza mentre stava lavorando alla ristrutturazione di un’abitazione. Quando è precipitato era solo e, secondo i soccorritori, è morto sul colpo.

La seconda vittima, un 50enne di cui non si conoscono le generalità, ha perso la vita a poche decine di chilometri, nell’azienda Rofix, che in Italia possiede sei filiali produttive. L’uomo sarebbe rimasto imprigionato in una insacchettatrice: inutile il tentativo di soccorrerlo. Nella notte tra mercoledì e giovedì, si consumava un altro incidente sul lavoro – non mortale – in Piemonte: un vigilante di 27 anni stava facendo un giro di ispezione in un’area commerciale di Serravalle Scrivia, ed è rimasto ferito alle gambe da un cancello. A pochi chilometri da Serravalle, nella parrocchia di Sant’Antonio a Novi Ligure, ieri veniva celebrato il funerale di Davide Scanio, operaio di origini siciliane morto venerdì scorso alla Cavalleri di Arquata Scrivia.

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