"Accetto e rispetto la decisione dell’Academy", ha affermato l'attore, fresco di statuetta per l'interpretazione del padre delle sorelle Williams, in una dichiarazione, dopo aver appreso di essere stato bandito. L’Academy si è anche scusata per non aver gestito subito la situazione e aver permesso a Smith di rimanere e ritirare il premio come miglior attore
L’Academy bandisce Will Smith per 10 anni. Il Board of Governors dell’Academy of Motion Pictures Arts &Sciences si è riunito in seduta straordinaria per discutere le conseguenze dello schiaffo di Will Smith al presentatore Chris Rock durante la Notte degli Oscar 2022. La decisione unanime è stata quella di bandire Smith per 10 anni da tutti gli eventi dell’Academy, compresi gli Oscar per 10 anni, per “comportamento inaccettabile e dannoso”. Smith, che si era dimesso dall’Academy preventivamente una settimana fa, ha subito rilasciato una dichiarazione: “Accetto e rispetto la decisione dell’Academy”. “Il 94esimo Oscar doveva essere una celebrazione dei tanti individui della nostra comunità che hanno svolto un lavoro incredibile lo scorso anno; tuttavia quei momenti sono stati oscurati dal comportamento inaccettabile e dannoso che abbiamo visto esibire sul palco dal signor Smith”, è scritto nelle motivazioni del Board. L’Academy poi torna sulle concitate fasi della diretta tv e si scusa per non essere intervenuta in diretta per metterci almeno una pezza nell’immediato, visto che dopo un paio di minuti dallo schiaffo a Rock, Smith ha ricevuto l’Oscar come miglior attore rimanendo sul palco in lacrime per parecchio tempo ma senza mai scusarsi realmente dell’episodio appena accaduto. “Durante la nostra trasmissione tv non abbiamo affrontato adeguatamente la situazione sul palco. E ci dispiace. Avevamo l’opportunità di dare l’esempio ai nostri ospiti, spettatori e membri della famiglia dell’Academy in tutto il mondo e non siamo stati all’altezza, come impreparati a un evento senza precedenti”. Il Board dell’Academy ha anche lodato Rock “per aver mantenuto la calma in circostanze straordinarie”. A quanto pare, a livello giuridico, dopo le dimissioni anticipate di Smith, l’Academy non aveva molte altre opzioni da imporre oltre ai 10 anni di esclusione di Smith dagli Oscar, ma paradossalmente ciò non impedisce a Smith di finire in future nomination all’Oscar o addirittura a vincerlo. Come riporta Variety, ci sono state richieste di addetti ai lavori per il ritiro dell’Oscar a Smith, cosa che l’Academy non ha l’autorità legale di rivendicare. Per fare un confronto spiega Variety definendoli “criminali condannati” Harvey Weinstein e Roman Polanski mantengono ancora i loro Oscar dopo le espulsioni. Ora sarà da vedere cosa succederà alla carriera di Smith, giunta paradossalmente all’apice proprio la sera dello schiaffo a Rock con la vittoria dell’Oscar per il film sulle sorelle Williams, King Richard. Difficile fare previsioni. Hollywood ha sentimenti più censori e puritani per quel che riguarda crimini legati alla sessualità. Sui comportamenti violenti da saloon siamo di fronte ad un inedito. E la possibilità che molte produzioni prendano poco sul serio il gesto di Smith, magari come una bravata, è dietro l’angolo. Nel Board of Governors erano presenti anche Steven Spielberg e Whoopi Goldberg, quest’ultima finita nella bufera per un recente ragionamento discutibile e controverso sull’Olocausto.